La scarsa, o meglio inesistente, attenzione che viene rivolta all’educazione sessuale fa sì che argomenti di fondamentale rilevanza, come l’importanza dei contraccettivi, restino nell’ombra in quanto percepiti come tabù.
Recenti studi statistici condotti dalla Società italiana di Ginecologia e Ostetricia, hanno dimostrato che negli ultimi anni c’è stato un abbassamento notevole dell’età della fatidica “prima volta”; il connubio disinformazione e giovane età è a dir poco letale. Si aggiunga poi, tra l’altro, il crescente fenomeno dei rapporti intrattenuti occasionalmente, che se un tempo erano pane quotidiano soltanto per “latin lOver”, adesso vedono coinvolti, sempre più, ragazzini che sono alle prime armi. Una buona dose di menefreghismo, inoltre, gioca un ruolo decisivo.
Tra i rischi che si corrono, consumando un rapporto non protetto, un’eventuale gravidanza indesiderata appare quasi come un problema di second’ordine se paragonato alla possibile contrazione di una malattia venerea. Sifilide, scabbia, candidosi, AIDS sono solo alcune tra le malattie sessualmente trasmettibili. L’85% degli infetti da HIV sono stati contagiati sessualmente: é questo un dato che deve far riflettere… e quale giornata, se non quella contro l’AIDS per farlo!?
Una famosissima scena di una brillante commedia di vent’anni fa, vedeva uno stravagante professore citare cosí: “Non fate sesso nella posizione del missionario, non fate sesso in piedi…Non lo fate e basta, promesso? Ok, ora prendete dei preservativi.” La sensibilizzazione verso tematiche di tale spessore, infatti, sarebbe opportuno che iniziasse appunto a partire dalle scuole che dovrebbero fornire agli studenti -magari coinvolgendo anche i genitori- strumenti e conoscenze adeguate per avviare loro a muoversi nel mondo della sessualità.
Imprudenza e mancanza di informazione, però, non sono gli unici fattori che determinano il mancato utilizzo di contraccettivi; in molti casi, difatti, subentra la scelta volontaria di farne a meno per motivi etici. Ma risulta essere un comportamento più peccaminoso e mortificante per la vita umana, ricorrere a metodi contraccettivi oppure sottoporsi volontariamente al pericolo di poter contratte un virus mortale!?
Ora, quello che dovrebbe essere chiaro sempre, e a maggior ragione in occasione di questa ricorrenza, è che a nessuno viene chiesto di rinunciare ad una “scappatella”, o di contravvenire alla comune morale o ancora di infrangere un principio religioso; ma quello che viene chiesto è di tutelarsi, salvaguardare la propria salute…di amarsi prima di amare!