In un momento storico in cui sempre più si parla di violenza sulle donne, parità ed indipendenza, Lory Del Santo, la showgirl dal multiforme talento che da un paio di anni ha deciso di dedicarsi alla regia, ci fa un regalo. Ebbene sì, dall’8 ottobre ogni mercoledì YouTube si tinge di rosa e la oramai ex-soubrette arriva ad allietarci con la sua ultima fatica: The Lady-L’amore sconosciuto.
Questo non è il suo primo tentativo alla regia, ricordiamo infatti il suo esordio con il corto The Night Club, con Aida Yespica e Gloria Contreras. In quell’occasione riuscì a condensare in 9 minuti, senza farci per nulla distrarre da una tempesta di completini sadomaso e disinibizione sessuale, un importante messaggio: l’egocentrismo e l’ostentazione di sé sono cosa buona e giusta, nonché che l’arte sia la nostra unica salvezza, sì, anche quella, sì..
Ma con The Lady ci troviamo di fronte ad un lavoro di più ampio respiro: una web serie suddivisa in dieci puntate descritta come una produzione totale, nel senso che lei stessa, come si può evincere dai titoli di testa, si è occupata di tutto. Ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, si è occupata di regia, montaggio, fotografia, ha fatto da cameraman e da qualche puntata si è cimentata anche come music editor. Oltre a tutto ciò, si è anche occupata della scelta del cast che annovera fra di essi prevalentemente ex partecipanti di reality show.
La Lory ci catapulta letteralmente, grazie anche alla sua sapiente regia, nonché all’accurato lavoro di montaggio, in un turbine di mondanità popolato da nerboruti manzi depilati ed impetuose giovani donne che, transumando da hotel di lusso a sky lounge, sono evidentemente impegnate nella dura ricerca del loro posto nel mondo.
La protagonista, interpretata dalla succitata Gloria Contreras, è Lona, una donna bella e ricca con un passato top secret ed un futuro molto complesso, alla quale nessuno può resistere. Infatti ha anche un suo stalker personale, un losco individuo con una vistosa cicatrice che la segue ovunque, robe da cardiopalma. Nel tempo libero The Lady pare si occupi di moda, organizzando servizi fotografici e viaggiando in varie città. Ma nella vita la sua principale occupazione è farsi ispirare da tutto ciò che la circonda: “Anche una bottiglia può ispirarmi: la verità sta nel fondo solo che di solito si scopre solo quando si è ubriachi”. Infatti ci vengono mostrati suoi primi piani e passeggiate seminude su balconi di vari hotel e case di lusso, immersa nei suoi monologhi interiori sulla vita e sull’amore. Infatti ha anche intenzione di scrivere un libro al riguardo e ha la mania di ossessionare telefonicamente un’amica che se la fa con un poligamo che la fa soffrire. Comunque tutto questo ci fa capire che nonostante l’agiatezza, Lona ha un animo tormentato. Ma perché, verrebbe da chiedersi. Perché è fidanzata con Luc, interpretato da Costantino Vitagliano che però, a giudicare dalle sue performances, credo abbia confuso il copione di The Lady con quello di 50 Sfumature di Inespressività. Questo Luc è un tamarro aggressivo che non riesce a sopportare il vizietto di Lona di flirtare con chiunque. Infatti nella prima puntata lo vediamo fare i conti con la sua gelosia che lo porterà ad avere l’ardire di usare violenza alla povera Lady e minacciarla di rimetterla in riga, sfidandola con quel penetrante sguardo fissile della vacuità.
The Lady, però, ha anche due amiche, Guenda, interpretata da Guendalina Canessa, e Giselle, Natalia Bush. Guenda è una collega di Lona e le sue attività principali sono quelle di organizzare eventi con il top del top della società, creare calzature di dubbio gusto e inventare fragranze con l’ausilio dei migliori nasi di Parigi. Ma anche lei, come la collega, si diletta a snocciolare perle di saggezza gratuite quali: “si vivono tanti giorni in una vita, ma si muore una volta soltanto”. Giselle invece è la confidente della protagonista e passa la sua vita ad uscire con truzzi sfondati di soldi e ad avere “amori corporei a prima vista”.
Dopo aver seguito con passione le otto puntate finora trasmesse ed in trepidante attesa delle ultime due, ho deciso di lenire l’angoscia da astinenza riflettendo sulle tematiche di questa serie e ho pensato di condividerle. Ma non voglio rivelare oltre, perché questo è un capolavoro che per essere compreso va vissuto in prima persona. Bisogna immergersi in questa fauna metropolitana e assaporare fino all’ultima sillaba una sceneggiatura da brividi, di commozione chiaramente, e farsi rapire dagli abili dialoghi che brillano per profondità e coerenza. Perché è un’opera non solo totale, ma universale che parla a tutti e rappresenta soprattutto noi donne. Lory scannerizza i sentimenti e riesce a scivolarci sotto la pelle: ha messo su un’opera didattica straordinaria mostrandoci che Lona è l’esempio di femminilità a cui noi tutte dovremmo tendere, poiché bisogna lottare, sempre con eleganza e savoir-faire, per accaparrarci il posto nel mondo che indubbiamente meritiamo.
Buona visione!