Luigi era un bambino di appena 4 anni, sottratto con bruta ferocia all’imminente gioia di spegnere le cinque candeline, come sarebbe avvenuto tra qualche giorno, soffiando sulla torta che le amorevoli mani di mamma Antonella, probabilmente, avrebbero impastato, infornato e farcito per il suo dolce bimbo.
Invece no, è bastato un attimo per stravolgere e travolgere quelle due vite e per ridisegnare nel loro destino un vile e triste epilogo.
Una vita uccisa, quella del piccolo Luigi, una vita spezzata, quella di mamma Antonella, entrambe per mano della scellerata e sfrontata incoscienza di un 17enne.
Via Ercole Ercoli, Rovigliano, periferia di Torre Annunziata: sono da poco trascorse le 21 quando il piccolo Luigi Panico cammina mano nella mano con la mamma, la 34enne Antonella De Luca Bossa, appena usciti da una cartoleria, improvvisamente uno scooter Honda SH 125 piomba su di loro scaraventandoli sul selciato. Tutti i corpi coinvolti nell’impatto cadono al suolo privi di conoscenza. La donna è stata trasferita all’ospedale Sant’Anna di Boscotrecase, dove è tuttora ricoverata per traumi vari. Stessa destinazione per il giovane centauro, rimasto ferito alla testa e con diverse escoriazioni su tutto il corpo. Il piccolo Luigi, invece, è apparso subito in condizioni gravi. Una profonda ferita alla testa gli ha fatto perdere molto sangue, così il personale del 118 ha deciso il trasferimento all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Luigi era ancora in vita, privo di conoscenza. I medici del pronto soccorso hanno attivato tutti i protocolli di rianimazione, mentre lo trasferivano in sala operatoria per sottoporlo ad un delicato intervento alla testa. Purtroppo, quell’operazione praticamente non è mai iniziata, e Luigi è morto ad appena 4 anni. Dopo essere stato medicato, il giovane centauro – residente in zona – è stato sottoposto a tutti i controlli per alcool e droghe, con esito negativo. In tarda serata è stato ascoltato dagli inquirenti. Molto scosso e in forte stato di choc, non è riuscito a rispondere a tutte le domande degli inquirenti. Il pm minorile ha disposto il sequestro del corpo del piccolo Luigi, per gli esami del caso.
Cosa rimane di quell’esile corpo celermente e brutalmente sottratto alla vita?
Il ritratto più dolce della sua infanzia destinata a non sbocciare mai, incarnata nella foto di cui quella giovane mamma andava più fiera, perché capace di immortalare l’eterno attimo in cui la vita assume l’apoteosi della sua terrena essenza. Il bacio del suo piccolo al pancione nel quale cullava un’altra vita, scalciante e scalpitante nell’attesa di venire alla luce. Gioia, famiglia, presente e futuro, la vita, il cerchio inesorabile e perpetuo mediante il quale la vita si ripete, l’amore, puro, sincero, perpetuo, indissolubile, infinito, eterno.
Una foto, in bianco e nero, da oggi, tristemente imbrigliata in un cupo e precoce velo di lutto.
Una foto che immortala un presente travolto dall’imprevedibile morsa del infausto destino e che ha stravolto per sempre la semplice felicità che condiva la vita di una famiglia come tante, per la quale, però, niente tornerà come prima. Mai più.