Lunedì 1 Dicembre alle ore 18:00 si inaugura al PAN la mostra fotografica “Malesia – Out of Border” di Luca di Martino curata da Federica Cerami.
La mostra fa parte del circuito del Forum Universale delle Culture e rimarrà visitabile fino al 31 Dicembre, un occasione per viaggiare in terre inesplorate rimanendo con i piedi a Napoli.
Vi riportiamo un estratto della presentazione di Federica Cerami, che ha curato la mostra fotografica ed il libro:
Quattro popolazioni malesi: BONGGI, UBIAN, PALA’U e DUSUN. Più una quinta sezione dedicata ai capovillaggio di queste popolazioni.
Quattro mondi inimmaginabili per chi non varca mai i confini della propria quotidianità, tutti raccontati sempre senza retorica ne’ sensazionalismi ma solo con il desiderio di compenetrarsi nelle storie ascoltate. Tanta strada percorsa a piedi, come ogni bravo fotografo di reportage sa che deve fare per poter essere dentro le sue storie con tutta l’autenticità possibile. Questa evidente carica di umanità espressa nelle immagini di Luca, diventa un filo doppio che lega il fotografo ai suoi soggetti, facendo diventare uno lo specchio degli altri e sostenendo, in tal senso, il pensiero di Capa che vedeva nella fotografie l’autoritratto del suo fotografo.
“Out of border” e’ infine anche un invito, tra le righe, ovvero concedersi la possibilità, costruendo un facile gioco di parole, di essere ogni tanto un po’ out of order, fuori uso, nel senso canonico del termine e lasciarsi trasportare dagli incontri che capitano lungo i percorsi che ci costruiamo tutti i giorni.
La mostra è solo l’inizio di un filo invisibile che collega Napoli alla Malesia, infatti il 50% degli utili della mostra e dei ricavati della vendita del libro andrà in beneficenza ad uno dei villaggi che visitati da Luca Di Martino per costruire una casa che possa essere usata dai volontari che stanno cercando di costruire dei pannelli solari per dare elettricità alla piccola scuola del villaggio. La casa potrà inoltre ospitare viaggiatori “out of border” che vorranno sostenere il progetto.