La stampa internazionale torna a parlare di Napoli.
Martedì 25 Novembre, sul quotidiano americano “Chicago Tribune” è stato pubblicato un articolo in cui, la città, veniva descritta come “terribile ed affascinante nello stesso tempo”.
A scriverlo, è stato uno dei più noti autori internazionali di guide di viaggio: Rick Steves.
La bellezza e la particolarità di Napoli, sono descritte come elementi fondamentali e, ad esse, si aggiungono caos e storia. Sono questi caratteri a rendere la città unica agli occhi dei turisti occidentali. Steves ha pubblicato una vera e propria guida turistica che conferma alcuni luoghi comuni e ne distrugge altri.
In questo modo, vengono infranti gli stereotipi di chi (ancora) considera Napoli come un posto incontrollabile e colmo di criminalità. L’articolo, va ad analizzare quali sono gli aspetti che dovrebbero essere modificati e quali sono quelli che i turisti adorano.
Il primo riferimento è al porto.
Il luogo è costantemente assediato dal traffico che, non consente ai visitatori in crociera di godere dello spettacolare scenario del Maschio Angioino e di Piazza del Municipio. Molti di loro rimangono incantati ma, allo stesso tempo, sono scoraggiati dal caos delle automobili. Per questo, come racconta Steves, molti suoi amici camminano per soli 100 metri, per poi tornare sulla nave e godersi lì la tappa napoletana della crociera.
Il riferimento alla criminalità non manca, ma ci stupisce il modo in cui se ne parla.
L’esperto infatti, sostiene che, il pericolo maggiore è quello dei borseggiatori, ma basta un minimo di buon senso per stare sereni e trascorrere il proprio soggiorno in modo avventuroso. Ciò che attira i turisti, secondo Steves, è proprio l’avventura, perché visitare Napoli significa fare una passeggiata in un mondo fatto di altri profumi, sguardi e ritmi.
“In questo incredibile “canyon urbano”, si lavora, si parla, si grida e ci si ama”.
Tappe fondamentali del tour, devono essere: Porta Nolana e i Quartieri Spagnoli, definiti come “scorcio perfetto di vita napoletana”.
Non deve essere assolutamente trascurato il centro storico: Spaccanapoli, il Museo Cappella Sansevero (elogiato per il Cristo Velato), i Decumani ed, infine, la visita al Museo archeologico nazionale.
Steves, però, avvisa i visitatori: “Ricordate che a Napoli i ciclomotori sono incontrollabili e i semafori rossi sono considerati decorazioni”.
Nonostante ciò, la cultura e la storia vincono sui difetti.
Per questo, non manca il riferimento a Pompei ed Ercolano che, offrono il più completo sguardo sull’arte e l’archeologia italiana.
Insomma, l’articolo promuove Napoli sotto ogni aspetto tanto che, anche i difetti riescono a renderla più bella.
Rick Steves termina così: “Napoli è come la pizza: una deliziosa esperienza, calda ed accogliente. Se non ti piace Napoli, sei stanco della vita”.