Io sono solo una casalinga, una moglie, una donna.
Oggi è mercoledì, Lorenzo finirà di lavorare alle 18:00 e mi ha promesso che con la segretaria è stato solo un errore, che non capiterà più.
In fondo cosa pretendo?
Lavora per mantenermi, è sempre stressato, messo sotto pressione dal suo capo e, in fondo, errare è umano.
In fondo anche io avevo comprato un paio di scarpe senza dirglielo, ognuno di noi ha qualche segretuccio, cioè alla fine cosa ne posso capire io dello stress? Lavo, cucino, stiro… che sarà mai.
Sono le 17:30, vado in bagno a truccarmi così mi faccio trovare pronta. I capelli sono in ordine, devo solo sistemare l’occhio sinistro. Stamattina ho spiegato a Lucia che sono scivolata in bagno con la faccia sul lavandino, aveva una faccia perplessa, ma le ho detto che starò più attenta; pettegola com’è, se le avessi detto che è stato Lorenzo a colpirmi per sbaglio col gomito l’avrebbe detto a tutte le nostre amiche.
Lorenzo mi dice sempre di non parlarle, che è solo invidiosa del nostro amore, mi sa che ha proprio ragione. Ho fatto bene ad usare la scusa del bagno.
Sento le chiavi nella toppa, Lorenzo non mi saluta, ha una faccia strana, è arrabbiato, povero amore mio, chissà che brutta giornata che ha avuto. Mi avvicino per prendergli la giacca, puzza di vino, mi strattona e mi spinge via, non è la prima volta che inciampa nello zerbino, non voleva spingermi, ma sullo zerbino capita di inciampare.
Sicuramente ha incontrato Gianni, che brutta persona Gianni.
Ogni volta che esce dal lavoro, con la scusa che ha bisogno di sfogarsi porta Lorenzo al bar e lo costringe a bere, poi ci credo che torna un po’ brillo. Ora vado a preparargli qualcosa di caldo e sostanzioso così mangia e si sente meglio. Sono in cucina a preparare il sugo per la pasta, Lorenzo guarda la TV, stanno parlando di politica, gli dico come la penso e lui risponde che sono tutte cazzate, gli piace scherzare così, è simpatico in fondo. Mangia in silenzio, si alza, mi guarda e mi ordina di andare in camera da letto, vuole divertirsi.
Mi alzo e vado in camera, sono solo una casalinga, una moglie, una donna e lui vuole divertirsi. Sono sul letto, si avvicina, non lo faccio apposta ma le mie mani iniziano a tremare, sono una stupida, ma non ci riesco, non riesco a farlo, tremo troppo, lui si arrabbia.
Dice che sono stupida e che ha fatto bene a tradirmi, che sono un’ingrata.
Si è arrabbiato, mi tira uno schiaffo e la faccia inizia a bruciare, col secondo schiaffo mi martellano le tempie e diventa tutto nero, lui è sopra di me ed inizia ad ansimare. Mi fa male, mi fa male l’anima, la faccia brucia e inizia a bagnarsi, lui se ne accorge e parte il terzo schiaffo,le forze mi abbandonano, buio.
Ho freddo, sono le 7:56, è giovedì, sono scoperta e svestita.
Ieri sera era nervoso, ora mi lavo e mi trucco, devo inventare una nuova scusa da dire a Lucia, è invidiosa del nostro amore, non capirebbe, nessuno può capirmi.
E’ ora di pranzo, ho incontrato Lucia, mi ha trascinato dai carabinieri, voleva a tutti i costi denunciare Lorenzo. Il maresciallo era gentile ma ora che penserà Lorenzo?
L’hanno chiamato a lavoro, stasera tornerà prima.
Sono fuori dalla caserma, Lorenzo non ha fatto niente e stasera sarò costretta a prendere almeno qualche schiaffo per farmi perdonare, perchè sono così stupida?
Ha ragione quando dice che non merito di esistere e che sono solo una donna.
Fa freddo, è tutto grigio, le goccioline rigano il vetro della biglietteria della stazione, ho un vuoto dentro che nessuno può comprendere.
Nessuno.
Vedo il treno che si avvicina alla banchina, faccio un bel respiro, basta schiaffi, sono solo una donna, salto.
Buio.