Il Centro storico di Napoli conferma sempre di più la sua crescente fama di “teatro di violenza”: rapine che sfociano in accoltellamenti, risse, pestaggi.
E adesso, come se non bastasse, ritorna ad aleggiare un altro e parimenti macabro fantasma: l’omofobia.
Ieri sera, infatti, nel cuore di Napoli, a Piazza Dante, un giovane ragazzo gay è stato vittima di un pestaggio, per aver baciato un altro ragazzo.
Il giovane, preso a pugni in faccia da un giovane poi dileguatosi, è stato soccorso e portato al vicino pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini, alla Pignasecca.
Dimesso dopo poco, il ragazzo ha preferito, a quanto si apprende, tornare a casa e lasciarsi almeno per la sera, alle spalle l’atto di violenza omofoba.
Una vicenda riprovevole che rilancia il dramma dell’omofobia che si nasconde tra diverse frange di “rappresentanti della società odierna” per esprimere tutta la sua crude e ferocia attraverso autentiche esplosioni d’intollerante violenza, proprio com’è avvenuto ieri sera, ma, soprattutto, si tratta di un episodio che punta il dito contro la questione relativa alla sicurezza dell’area compresa tra piazza Bellini, piazza del Gesù e i Tribunali: porzioni di Napoli che, di sera, accolgono centinaia e migliaia di giovani e tra i cui meandri, nelle ultime settimane, in particolare, si registra un sensibile aumento del numero di risse notturne.
Esercenti e opinione pubblica, pertanto, sollecitano a gran voce un maggior impiego di Forze dell’ordine lungo le strade della movida partenopea.