Dopo la sosta per le Nazionali, i tifosi napoletani si stavano apprestando a riaccogliere l’amata squadra azzurra al San Paolo per la sfida contro il Cagliari, quando l’intera piazza partenopea è stata folgorata dal clamore di una notizia dell’ultim’ora: il Napoli comprato dai cinesi con Simeone sulla panchina, Messi come primo acquisto… Barack Obama al posto di Koulibaly e Bill Gates in attacco per andare più facilmente in rete. In effetti occorre ammettere che è stata proprio un notizia dell’ultim’ora… ma di libertà del giornalista che l’ha pubblicata prima di essere rinchiuso per sempre in una clinica psichiatrica.
Torniamo quindi ai fatti reali, sottolineando che in casa azzurra il tecnico Benitez sta gestendo con difficoltà l’evidente problema della mancanza di uomini arruolabili sulla fascia. Difatti, con gli infortuni contemporanei di Zuniga, Insigne, Mertens e con Ghoulam ormai prossimo partente per la coppa d’Africa, a sinistra il Napoli sta perdendo così tanti pezzi che nemmeno il Partito Democratico era riuscito a fare tanto negli ultimi anni.
E così, manco a dirlo, è impazzato irrefrenabile il calciomercato con un interminabile toto-nomi per individuare l’esterno sinistro che il Napoli dovrebbe acquistare a Gennaio. Giornalisti e opinionisti hanno così stilato ognuno una piccolissima lista di nomi papabili per il mercato azzurro. In poco più di una settimana, infatti, hanno elencato come possibili nuovi arrivi tutti i calciatori dell’almanacco Panini dal 1958 ad oggi. Terminati i quali hanno cominciato a citare i giocatori di rugby, di ping pong e quelli della Nazionale Cantanti. Tanto è vero che nelle ultime ore sembra che i due nomi più caldi per l’esterno d’attacco siano da scegliere in uno tra Martin Castrogiovanni e Niccolò Fabi.
Intanto, però, è arrivato il Cagliari al San Paolo e Benitez ha dovuto far fronte alla complicata emergenza sull’out mancino con gli uomini rimasti a disposizione. In allenamento le ha provate tutte, schierando sulla fascia prima De Guzman, poi Hamsik, poi Ghoulam, poi Mesto, fino a provare addirittura il terzo portiere Colombo perchè pensava fosse bravo sulle ali.
Al netto dei problemi di formazione, però, c’è da dire che a Fuorigrotta si è assistito ad un match spettacolare, con a confronto due moduli tattici spregiudicati diretti da due tecnici come Benitez e Zeman che hanno sempre fatto del gioco d’attacco il loro dogma calcistico. Due allenatori che sicuramente se fossero stati al governo non avrebbero mai potuto ricoprire la carica di Ministro delle difesa.
Pensate che Napoli e Cagliari in campo sono stati talmente votati all’offesa che la gara si è conclusa con 8 querele per diffamazione, 6 denunce per calunnia e oltraggio e 14 risse con spintoni e percosse.
Il Cagliari si è presentato al San Paolo con una difesa talmente alta che Zeman ha schierato come marcatori i Watussi, gli altissimi negri.
Come era quindi facilmente prevedibile, la partita è terminata con un risultato ricco di gol: 3-3. Gli azzurri hanno ancora una volta palesato imbarazzo nel reparto difensivo che ha patito l’attacco sardo che con Ibarbo, Farias e Cossu ha segnato a più non possu.
Dalla panchina Benitez, assistendo ai reiterati svarioni di Henrique contro gli attaccanti cagliaritani, ha continuato invano a gridargli: “Henrique devi chiudere! Henrique devi chiudere! Henrique devi chiudere…col calcio! E’ arrivato il momento di darti al golf!”
Anche a centrocampo la squadra partenopea ha palesato i suoi atavici limiti tecnici. Nonostante il gol, pessima è stata la prova di Inler che ancora una volta si è limitato ad appoggiare la palla al compagno vicino, non effettuando mai un passaggio in profondità o un lancio filtrante. Ormai lo svizzero è stato ribattezzato il “Cruciverba incompiuto” visto che fa tutti gli orizzontali e mai un verticale.
Dell’altra pedina della coppia di mediani schierata da Benitez ne conosciamo poi benissimo le peculiarità. Ovviamente sto parlando di colui che finisce per ano e quando si sforza ad impostare la manovra fa decisamente cagare. Potrebbe sembrare l’intestino retto, ma in realtà mi sto riferendo a Gargano.
Insomma per il Napoli si è paventata l’ennesima occasione persa per tenere il passo della due apripista, Juve e Roma, che guidano incontrastate la classifica.
Contro gli uomini di Zeman ci si attendeva infatti una vittoria fluida e netta ed invece il Napoli con un rocambolesco 3-3 balbetta nella prestazione e alla fine inca…Cagliari mestamente davanti ai suoi tifosi.
Diodato De Martino