Allarme mondiale: il cioccolato sta finendo!
No, non è uno scherzo, siamo davvero spacciati.
Questa notizia è emersa nei giorni scorsi, grazie alle multinazionali americane Mars Inc. e da Barry Callebaut, il maggior produttore di cioccolato al mondo.
Il problema è che, consumiamo una quantità di cacao maggiore, rispetto a quella prodotta.
L’anno scorso sono state mangiate 70 tonnellate di cioccolato in più, rispetto a quello raccolto. Secondo i produttori questo divario crescerà sempre di più.
Il 70 % dei semi di cacao usati per i nostri dolci, provengono dall’Africa Occidentale ( soprattutto Costa D’Avorio e Ghana ). Tali zone sono state colpite dalla siccità e dalla Moniliophthora roreri, una brutta malattia fungina soprannominata “frosty pod”.
Questi fattori, hanno comportato la perdita di circa il 30/40% della produzione mondiale.
I coltivatori hanno dovuto attraversare un periodo difficile e molti hanno deciso di passare ad altri tipi di coltivazione ( mais o banane ).
Un’altra minaccia al cioccolato arriva dalla Cina: i cinesi stanno comprando una quantità sempre maggiore di cacao, nonostante ne consumino a testa soltanto il 5% di quanto ne mangiano in media gli abitanti dell’Europa occidentale.
Il cioccolato, è l’alimento per antonomasia a cui nessuno dice no e a cui nessuno riesce a rinunciare.
Considerato come afrodisiaco, euforizzante, antidepressivo e antiossidante, uno studio australiano ha dimostrato anche che, se una persona adulta mangiasse ogni giorno 8 grammi di cioccolato con una percentuale minima di cacao del 70%, ridurrebbe del 25% il rischio di ictus e infarto.
Inoltre più crisi c’è, più cioccolato si vende perchè, con la crisi, le persone si concedono piccole gratificazioni: basta un cioccolatino e cambiano umore.
Dunque, amanti del cioccolato, non resta che correre a comprare delle scorte da tenere ben nascoste. Custodiamole come qualcosa di importante perchè il cioccolato, che sia sotto forma di gelato, barretta, mousse, non potrà mai mancare nella dieta per la felicità.