La dodicesima giornata di Serie A si annuncia spettacolare, con diverse incroci decisivi, su tutti, il fascino del Derby della Madonnina tra Milan e Inter. Oggi in campo alle 18:00 per il primo anticipo andrà in scena all’Atleti Azzurri d’Italia Atalanta-Roma: i padroni di casa arrivano a questa sfida con soli 10 punti in classifica e due lunghezze di vantaggio sulla zona calda, a caccia dei tre punti che mancano ormai dal lontano 19 ottobre; per la sfida ai giallorossi Colantuono ha finalmente a disposizione il Papu Gomez che farà coppia con Maxi Moralez alle spalle di Denis, mentre in cabina di regia al posto dello squalificato Cigarini agirà il giovane e promettente Baselli. Garcia deve fare i conti con la solita emergenza in difesa dove mancheranno ancora Maicon e Castan oltre al francese Yanga Mbiwa infortunatosi in Nazionale; spazio quindi ad Astori in coppia con Manolas con Torosidis e Holebas sulle fasce, confermati a centrocampo Pjanic, Nainggolan e De Rossi mentre in avanti al posto dello squalificato Totti giocherà Destro affiancato da Iturbe e Ljaijc. Alle 20:45 all’Olimpico si affronteranno Lazio e Juventus, con i biancocelesti che, in caso di vittoria, salirebbero al terzo posto in solitaria; Pioli ritrova pedine fondamentali come Basta, Radu, Marchetti e Keita che troveranno subito posto dall’inzio nel solito 4-3-3 con Candreva e uno tra Klose e Djordjevic a completare il tridente offensivo. Allegri fa la conta in vista del probante impegno contro i biancocelesti, gli impegni con le nazionali, infatti, gli hanno portato via anche Ogbonna ed Asamoah, oltre ai lungodegenti Barzagli, Caceres ed Evra; confermato il 4-3-1-2 con Padoin adattato sulla corsia difensiva sinistra a completare un reparto formato da Lichstainer, Chiellini e Bonucci, turno di riposo per Vidal, a centrocampo agiranno Pirlo, Marchisio e Pogba con Pereyra a fungere da trequartista dietro le due punte Tevez e Llorente (in vantaggio su Morata).
Alle 12:30 interessante sfida salvezza tra il Torino di Ventura ed il Sassuolo di Di Francesco che si trovano a pari punti in classifica con 12 punti; 3-5-2 classico per i padroni di casa con Gillet tra i pali, Bovo, Moretti e Glik in difesa con Bruno Peres e Darmian sulle fasce, Gazzi e Vives comporranno la cerniera di centrocampo a copertura di El Kaddouri, schierato in appoggio alle punte Quagliarella ed Amauri. I neroverdi si presentano a questa sfida quasi al completo, assenti i soli Pegolo e Manfredini, e con il tridente delle meraviglie formato da Berardi, Zaza e Sansone per ribaltare l’andamento delle ultime due partite che hanno visto il Sassuolo non andare a segno. Alle 15:00 allo stadio San Paolo va in scena una grande sfida tra due maestri del calcio come Rafa Benitez e Zdenek Zeman; gli azzurri, prima della sosta, erano in un grandissimo periodo di forma che li ha riportati al terzo posto in scia di Roma e Juventus, tuttavia gli ultimi infortuni occorsi a giocatori importanti come Insigne, Mertens e Zuniga, priveranno il tecnico spagnolo di elementi fondamentali nel suo 4-2-3-1. Confermato Rafael tra i pali, la linea a quattro dovrebbe essere composta da Maggio, Albiol, Koulibaly e Ghoulam, a centrocampo, data l’assenza per squalifica di Jorginho, dovrebbe rivedersi Inler al fianco di David Lopez, mentre in avanti oltre ai confermatissimi Hamsik, Callejon ed Higuain, dovrebbe rivedersi De Guzman, ma non è da escludere l’inserimento di Mesto nel reparto offensivo per garantire più equilibrio alla squadra. Il Cagliari arriva a questo appuntamento importante con la voglia di stupire ancora, dopo le ottime prestazioni in trasferte sui campi di Inter ed Empoli; Zeman deve fare a meno di due pedine fondamentali come Avelar e Sau, che non hanno recuperato dai rispettivi problemi fisici, e che saranno rimpiazzati rispettivamente da Murru e Longo, due giovani talenti dell’Under 21 italiana, oltre a capitan Conti, squalificato, e sostituito da Dessena. A caccia del terzo posto c’è anche la Sampdoria, in scena al Manuzzi di Cesena, contro i romagnoli che, dopo un ottima partenza, sono scivolati al penultimo posto in classifica con appena 1 punto racimolato nelle ultime 5 uscite. Per invertire la rotta, mister Bisoli si affiderà al bomber portoghese Hugo Almeida, supportato dal recuperato Brienza e da Defrel, proponendo un 4-3-3 molto offensivo. I blucerchiati, che hanno vissuto una settimana molto intensa con le convocazioni e l’esordio in nazionale di Soriano, Gabbiadini ed Okaka, tra l’altro autore del gol decisivo nella vittoria dell’Italia sull’Albania, sono in un ottimo momento di forma e mister Mihajilovic, può contare su tutti gli elementi della rosa, ad eccezione del portiere Viviano fuori per influenza; confermato il rodato 4-3-3 che vede Romero tra i pali, il recuperato capitan Palombo a centrocampo affiancato da Soriano ed Obiang, ed il tridente offensivo composto da Gabbiadini, Okaka ed Eder. Invertire la rotta è quello che vuole anche Stramaccioni per la sua Udinese, reduce da ben 2 sconfitte ed 1 pareggio nelle ultime 3 partite, che ospiterà il Chievo di Maran, reduce dalla prima vittoria da quando è stato nominato allenatore dei clivensi. Tra le fila bianconere indisponibili Kone e Muriel, ancora una volta il peso dell’attacco sarà sulle spalle dell’ex di turno Thereau e dell’intramontabile capitano Totò Di Natale; i gialloblù sono a caccia di conferme e, soprattutto, di punti per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica, e per farlo si affideranno alla ritrovata vena di Pellissier, decisivo contro il Cesena, e di Paloschi, che dopo l’ottima stagione disputata l’anno scorso, sta trovando difficoltà a confermarsi su buoni livelli. A Verona, l’Hellas ospita una Fiorentina in crisi di risultati: le ultime due sconfitte contro Sampdoria e Napoli, avversari diretti nella corsa al 3° posto, hanno convinto Montella a tornare al modulo adottato nella scorsa stagione con buoni risultati, il 3-5-2, per cercare di ridare linfa ad una squadra in difficoltà; la novità più importante per i viola è il ritorno dal primo minuto di Mario Gomez, che sembra finalmente recuperato dopo l’ennesimo infortunio che ha caratterizzato la sua carriera in viola, affiancato dal solido Babacar, con Cuadrado che partirà largo sulla destra per poi accentrarsi per dare man forte ai due attaccanti. Per i padroni di casa l’obiettivo è tornare alla vittoria che manca ormai dal lontano 4 ottobre, e per farlo si affideranno ancora al centravanti Luca Toni, due volte ex viola, affiancato da Gomez J. e Christodoulopoulos, con Nico Lopez e Saviola pronti a subentrare in caso di necessità. Sempre alle 15:00 al Tardini ci sarà Parma-Empoli, sfida diretta per la salvezza: i ducali stanno vivendo una situazione difficilissima sia dal punto di vista societario, con il presidente Ghirardi intenzionato a vendere e in difficoltà nel rispettare le scadenze finanziare, sia dal punto di vista strettamente calcistico per la crisi di risultati che affligge la squadra di Donadoni e per i tanti infortunati che hanno falcidiato la rosa; oltre a Biabiany, Paletta, Cassani, Coda e Ghezzal si è aggiunto il portiere Mirante, che dovrebbe quindi lasciare spazio al giovane Iacobucci, lo scorso anno al Latina, mentre in avanti confermati Belfodil, alla ricerca del riscatto dopo una prima parte di stagione deludente, e Cassano, l’unico che in questo momento può trascinare i suoi alla salvezza. Situazione completamente opposta ad Empoli, dove i ragazzi di mister Sarri stanno giocando un ottimo calcio e stanno smentendo tutti coloro che li vedevano già retrocessi in partenza; come al solito i toscani andranno a Parma per giocarsela a visto aperto, per questo dovrebbero giocare sia Tavano che Maccarone, supportati da Verdi.
Il posticipo serale è un classico della serie A, il derby di Milano tra Milan e Inter: i nreazzurri arrivano al derby con una grossa novità, l’arrivo di Mancini al posto di Mazzarri; questa mossa darà sicuramente una grande motivazione in più a tutti i giocatori, oltre a rappresentare una svolta tattica con il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-1-2, nel quale Kovacic agirà da trequartista alle spalle di Icardi e Palacio. Tra gli esclusi eccellenti sembra esserci Vidic che dovrebbe lasciare il posto alla coppia Ranocchia-Juan Jesus. Inzaghi è al suo primo derby da allenatore del Milan con più dubbi che certezze: dopo un avvio di stagione scoppiettante, sono arrivate delle frenate inaspettate, in particolare nelle ultime 5 partite i rossoneri hanno vinto solo una volta, segnando pochi gol e dimostrando una grande fragilità difensiva. Problemi in difesa con l’assenza certa di Alex e Bonera e quelle probabili di Abate e De Jong, dovrebbe essere schierata una linea inedita con Rami-Mexes-Zapata-De Sciglio, a centrocampo il duo Essien-Muntari, mentre in avanti certi di un posto sono El Shaarawy e Bonaventura, con Menez, Torres, Honda e Pazzini che si giocano due maglie. La giornata si chiuderà lunedì alle 20:45 a Marassi con la sfida tra Genoa e Palermo: i padroni di casa sono in un grande momento di forma, reduci da 6 risultati utili positivi che hanno portato il Grifone a ridosso della zona Champions; confermato il 3-4-3, dovrebbe andare in campo la formazione tipo , ballottaggi solo nel reparto offensivo, con Perotti unico sicuro del posto e Matri, Pinilla, Kucka e Lestienne a giocarsi le restanti due maglie nel tridente offensivo proposto da Gasperini. I rosanero, reduci da due vittorie ed un pareggio nelle ultime 3 partite, si presentano alla sfida al gran completo e con il rodato 3-5-2 che garantisce una buona copertura in fase difensiva e lascia al talento dei gioiellini Vazquez e Dybala lo spazio giusto per incidere.