Il famigerato inviato di “Striscia la Notizia” originario di Avellino, Luca Abete, stavolta, si ritrova scaraventato al centro dell’attenzione mediatica per una questione di natura profondamente diversa rispetto alle usuali, stravaganti e pungenti inchieste di denuncia alle quali l’opinione pubblica è abituata ad accostare il suo nome.
“Luca Abete (Avellino, 2 ottobre 1973 – Napoli, 8 dicembre 2014), era un personaggio televisivo, showman e fotografo italiano”: con questo inquietante incipit si apriva stamane la pagina Wikipedia del noto inviato di Striscia.
Andando avanti nella lettura della “biografia misteriosamente ritoccata” risulta facilmente intuibile che non si tratta di uno scherzo di cattivo gusto, bensì il misfatto assume i feroci e marcati tratti di una vera e propria minaccia, così come inequivocabilmente si evince dall’integrazione del suddetto passaggio: “Viene ucciso dalla camorra l’8 dicembre 2014 perché troppo scomodo”.
“Ieri ho terminato le riprese della mia inchiesta sui beni confiscati alla camorra, stamattina sulla mia scheda di Wikipedia oltre alla data di nascita, c’è anche quella di morte! Stasera ne parla Striscia…”. Queste le dichiarazioni diramate dal destinatario delle “attenzioni particolari” attraverso una nota.
L’indirizzo che ha modificato la voce è 79.43.166.131, spetterà quindi alla polizia postale indagare per far luce sulla vicenda.
Immediata la reazione del popolo del web che ha sommerso Abete di messaggi di solidarietà nei quali esprimevano forte indignazione e disappunto per l’incresciosa vicenda esortando l’inviato di Striscia a non lasciarsi intimorire e seguitare a portare avanti il suo lavoro.