Il grande successo cinematografico de “Il giovane Favoloso”, il film di Martone girato anche all’interno della cittadella monastica dell’Università Suor Orsola Benincasa, è solo l’ultima delle testimonianze della riscoperta e soprattutto dell’attualità del pensiero e delle opere leopardiane. Tra queste testimonianze quella più prestigiosa è certamente la traduzione integrale in lingua inglese dello Zibaldone curata da Franco D’Intino e Mike Caesar, edita negli Stati Uniti dalla Casa Editrice Farrar Straus and Giroux e distribuita in Gran Bretagna da Penguin Books.
Il volume verrà presentato Mercoledì 19 Novembre alle ore 10.30 proprio nell’Aula Leopardi della Facoltà di Lettere dell’Università Suor Orsola Benincasa, unico ateneo italiano ad ospitare una intera biblioteca leopardiana e primo ateneo italiano ad aver istituito già nel 2008 una specifica cattedra di studi di Ermeneutica leopardiana, nata all’interno dei Corsi di laurea in Conservazione dei Beni Culturali e in Lingue e culture moderne ed affidata ad anni alterni ad Emma Giammattei, professore ordinario di Letteratura italiana e Preside della Facoltà di Lettere del Suor Orsola e ad Alberto Folin, membro del Comitato scientifico del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e docente di Scritture e linguaggi al Suor Orsola.
All’incontro introdotto da Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e coordinato da Emma Giammattei, Preside della Facoltà di Lettere del Suor Orsola, prenderanno parte, insieme con Franco D’Intino, curatore dello Zibaldone in lingua inglese, Fabio Corvatta, presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, Bruna Di Sabato, presidente del Corso di laurea in Lingue e culture moderne dell’Università Suor Orsola Benincasa, Alberto Folin, docente di Ermeneutica Leopardiana al Suor Orsola, Paola Villani, docente di Letteratura italiana al Suor Orsola e Massimo Donà, docente di Ontologia dell’arte all’Università Vita e Pensiero San Raffaele di Milano e autore del volume “Misterio grande. Filosofia di Giacomo Leopardi” (Bompiani Editore), che fornirà altri spunti di riflessione sull’attualità del pensiero filosofico leopardiano.
“La traduzione dello Zibaldone in lingua inglese – anticipa Emma Giammattei, preside della Facoltà di Lettere del Suor Orsola – ha suscitato tra gli studiosi di tutto il mondo un rinnovato e sempre più ampio interesse per il Leopardi poeta, ma anche per il Leopardi filosofo. E le ragioni per cui il pensiero e la poesia di Leopardi suscitano nel mondo contemporaneo globalizzato un sempre maggiore interesse vanno probabilmente ricondotte proprio alla sua capacità di prefigurare con grande anticipo lo stato dell’individuo rispetto alla massa e alla società mediatica”.
Del resto, come spiega la Giammattei, “si può parlare dello Zibaldone come di una filosofia per il XXI secolo perché la profonda mutazione antropologica dell’homo oeconomicus o la reificazione dei rapporti sociali, sono processi che Leopardi seppe già intuire ed argomentare dalla sua postazione singolare, di sequestrato (nella malattia) e di apolide rispetto alla cultura ottocentesca, del progresso e dell’ottimismo”.