Si avvicina il Natale. Regali, abbuffate ricchi premi e cotillon. Quella bell’atmosfera festosa che mette sempre di buon umore.
Ecco, è in questi momenti che si consuma la tragedia. Nessuna è esclusa, nessuna è esente. Un anno intero ad aspettare ed è finalmente arrivato il momento in cui, immancabile come come il gambaletto color carne di zia Maria, arriverà una domanda. La domanda.
“ma come, ancora senza fidanzato”?
Lo so, lo so, è successo anche a voi. Non c’è niente di peggio di parenti sazi e spiritati come furetti sotto md che ti osservano e ti chiedono senza mezzi termini perché mai non c’è uno straccio di uomo che ti vuole. Che poi dico, ma vi pare il caso? A natale? Proprio dopo essermi nascosta in bagno con tutti gli struffoli del quartiere, i brufoli ipoglicemici e uno strappo nel vestito perché il bambino- panettone vuole uscire?
Questa è cattiveria. E su, e non si fa! Non è mica colpa nostra se Babbo Natale non ci ascolta mai. Io la sciarpa con i pon pon l’avevo chiesta come allegato del tipo che ho visto sul giornale, così, per non fargli prendere freddo, mica perché mi piaceva. Mi pare ovvio, no?
No. A quanto pare noi non piacciamo al grassone con la barba. Carissimo Babbo Natale, lasciatelo dire, neanche tu piaci tanto a noi. E sappi che il rosso ingrossa, ridono tutti di te.
Insomma, per noi single incallite le feste comandate sono un dramma. E si, perché non basta il mondo a ricordarti che il bacio sotto il vischio lo puoi dare al massimo al tuo cane, no! L’armata brancaleone sarà pronta, lì, a riproporti la schiera dei difetti insormontabili che ti definiscono senza speranza da quando sei entrata in pubertà :
“..da piccola promettevi così bene”
“..ahhh se perdessi qualche chilo sai che fila per te!”
“..però pure tu, guarda come vai in giro, non ti valorizzi, non ti rendi appetibile”
E non dimentichiamo il sempreverde “..tieni troppo alla tua indipendenza”.
Dai non sono cattivi, ti dici, vogliono solo il meglio per me. Non è, però, chiaro perché questo meglio ha il potere di farti sentire come un cotechino in protesta che urla” l’utero è mio e me lo gestisco io”. Sacrosanta verità, per altro.
Ora, cuori solitari del mondo, il mio appello va a voi. Quest ‘anno non ci state. Sovvertite gli schemi.
Basta giustificazioni, basta abnegazione, basta corse al pigiama di pile più vicino, mettete via la nutella ed asciugate le lacrime.
Quest’anno giocate d’anticipo, siate astute: Affittate il fidanzato natalizio! Puntatelo, portatelo a casa, nascondetelo in camera e al primo sguardo carico di pietà e disappunto tiratelo fuori come un coniglio dal cilindro. Al modico prezzo di un’ insalata di rinforzo passata sottobanco avrete il vostro scudo di carne e peli (non troppi mi auguro, scegliete con cura).
Ah che goduria, ah che soddisfazione! Le loro certezze sulla vostra inadeguatezza schizzeranno via come le cuciture della panciera della suddetta zia Maria.
Abbiate fede ragazze, in tempi di crisi tutto è lecito e se v’avanza qualche struffolo fate un fischio.
Perché zitella ce sarai te, noi siamo donne moderne!