Dopo un inizio di stagione fatto di alti e bassi, con prestazioni quasi mai sufficienti e screzi con il pubblico del San Paolo, Lorenzo Insigne stava vivendo un momento magico, disputando partite di alto livello, sia tecnico che fisico; grazie alla sua propensione al sacrificio unita ad una grande lucidità in fase di ultimo passaggio e di conclusione in rete, è diventato uno dei punti cardine di Benitez tanto da confinare spesso e volentieri in panchina Dries Mertens. La sorte non è stata dalla sua parte: a Firenze, Lorenzo è stato costretto ad uscire dopo soli 20 minuti per un problema al ginocchio, che si è poi rivelato essere una rottura del legamento crociato anteriore destro; per lui si prospetta uno stop dai 4 ai 6 mesi. Un duro colpo per il Napoli e per il tecnico Benitez che deve fronteggiare anche l’assenza di Zuniga, uno che per caratteristiche avrebbe potuto sostituire il napoletano.
Premesso che difficilmente Benitez si sposterà dal 4-2-3-1, la soluzione più ovvia è l’inserimento di Mertens, il belga si è spesso alternato al napoletano, anche se in questa prima parte di stagione, il suo rendimento non si è neanche lontanamente avvicinato agli standard dello scorso campionato. Inoltre, Mertens è molto più portato ad offendere che a difendere, per cui con lui in campo bisognerà ritrovare quegli equilibri che hanno portato gli azzurri ad essere più compatti. Per questo il “sacrificato” potrebbe essere Callejon, con lo spagnolo che sostanzialmente dovrà garantire l’apporto in fase di copertura sulla sua fascia di competenza.
Un’altra soluzione potrebbe essere l’avanzamento sulla linea offensiva di uno tra Maggio e Mesto: entrambi hanno corsa e una buona propensione agli inserimenti, ma nessuno dei due garantirebbe un sufficiente apporto in fase offensiva, per quanto la squadra potrebbe godere di maggiore copertura. In qualche partita potrebbe essere De Guzman ad essere spostato sull’esterno, anche se ha già dimostrato che le cose migliori le fa quando si ritrova in una posizione centrale. Un nome a sorpresa potrebbe essere quello di Alfredo Bifulco, classe 1997, protagonista nella Primavera del Napoli con 5 reti, alcune delle quali spettacolari; Bifulco viene utilizzato sia da attaccante esterno nel 4-3-3 che da ala nel 4-2-3-1, è dotato di grande velocità e tecnica, ed ha un buon fiuto per il gol. Benitez lo ha già notato, facendolo allenare insieme alla prima squadra e, in particolare, affiancandolo a Callejon, a cui assomiglia per caratteristiche.
Oltre alle soluzioni interne si pensa ovviamente anche al mercato di gennaio; dal giorno dell’infortunio di Insigne, come spesso succede per il mercato del Napoli, è partita una girandola di nomi incredibile. Gli elementi sui quali la dirigenza napoletana sembra maggiormente focalizzata sono André Ayew del Marsiglia, M’Poku dello Standard Liegi e Ivan Perisic del Wolfsburg; improbabili le piste che portano a giocatori come Depay del PSV o al ritorno di Lavezzi, in quanto l’esborso economico per il cartellino e l’ingaggio di giocatori di questo calibro risulterebbe eccessivo. Difficili anche le piste che portano a Giaccherini, per l’elevata valutazione del giocatore da parte del Sunderland, e Giovinco, che per caratteristiche non sembra essere adatto al gioco di Benitez. Il preferito del tecnico spagnolo sarebbe Ayew, già vicino al Napoli in estate, e che da anni gioca da esterno nel 4-2-3-1 e non avrebbe difficoltà d’inserimento nello scacchiere azzurro; non dispiacerebbe il croato Perisic: la difficoltà in questo caso sarebbe la volontà del club tedesco a non cedere il giocatore in quanto il Wolfsburg è attualmente secondo in Bundesliga e sta viaggiando a gonfie vele anche in Europa League e non vorrebbe privarsi di uno dei suoi elementi cardine.