Con la vittoria della Roma sul Torino e il pareggio di San Siro tra Inter e Verona, si è chiusa l’undicesima giornata, ecco i top e i flop di questo turno.
Tra i top di giornata meritano una citazione gli estremi difensori: a Cagliari ancora una volta Mattia Perin ha dimostrato di essere un portiere in grande forma, con la sua parata sul calcio di rigore di Avelar ha consentito al Genoa di raccogliere un punto importante; grande prestazione anche per il portiere della Nazionale greca Karnezis, anche lui ha neutralizzato un calcio di rigore al rosanero Vazquez, ed ha impedito al Palermo di portare a casa una meritata vittoria; parlando di portieri para-rigori non poteva mancare Samir Handanovic, che ha parato il terzo rigore in questo campionato, stavolta ad essere ipnotizzato dal dischetto è l’esperto Luca Toni del Verona.
Meritano sicuramente un posto tra i top Tevez, Llorente e Morata, tutti e tre autori di splendide doppiette nel 7-0 rifilato dalla Juventus al Parma, a dimostrazione che i cambi tattici di Allegri liberano una maggiore potenza offensiva della squadra, anche se i gialloblù quest’anno non sono particolarmente difficili da bucare.
Merita un riconoscimento, infine, Sergio Pellissier, classe 1979, bandiera del Chievo Verona: chi altri, se non il capitano dei gialloblù, detentore del primato di presenze in Serie A con questa maglia, poteva risollevare la squadra dall’ultimo posto in classifica? Decisiva la sua doppietta che stende il Cesena e regala la prima vittoria al tecnico Maran.
Tra i flop finisce sicuramente il Parma, come squadra e come società: l’umiliante 7-0 subito allo Juventus Stadium è l’ennesima prova che questa squadra ha smarrito la via dopo l’esaltante cavalcata dello scorso anno. Sicuramente Donadoni e i suoi giocatori hanno delle colpe, ma la società non ha garantito la giusta serenità all’ambiente con il balletto delle dimissioni presentate e poi ritirate dal presidente Ghirardi e con un calciomercato che anzichè rinforzare l’organico lo ha indebolito.
Finisce tra i flop di giornata anche il Toro di Ventura: i granata dopo la sconcertante sconfitta di Europa League contro i modesti finlandesi dell’Helsinki, si presentano all’Olimpico senza la necessaria grinta e cattiveria per cercare di mettere in difficoltà la Roma. L’attacco non è incisivo, se non inventa qualcosa Quagliarella è notte fonda, ma in generale sembra che la squadra abbia smarrito le sicurezze e la fame dello scorso anno, le cessioni di Immobile e Cerci hanno fatto il resto.