Dopo la morte della 36enne originaria di Ponticelli, un altro nome in queste ore si aggiunge a quello delle probabili vittime della malasanità in Campania.
È deceduta ieri mattina, nel reparto di Rianimazione della Sun, Maria Rosaria D’Ercole, classe ’55, moglie del proprietario del noto Chalet “Ciro a Mergellina” finita in coma dopo un intervento di liposuzione in anestesia locale al quale si era sottoposta la mattina del 17 ottobre scorso.
La donna, non più giovanissima, ma in buone condizioni di salute, era stata operata in day hospital da una giovane dottoressa napoletana nel suo studio privato: il chirurgo, e anche il suo anestesista di fiducia, al momento risultano indagati per omicidio colposo.
Una brutta storia, l’ennesima di presunta malasanità, un’agonia durata circa venti giorni, un lungo coma farmacologico provocato dai medici dopo il secondo intervento chirurgico con la speranza che l’organismo della paziente prima o poi iniziasse a reagire.
Nonostante qualche raro momento di ottimismo che nei giorni scorsi, anche se con grande cautela, aveva lasciato ben sperare, Maria Rosaria D’Ercole è deceduta ieri mattina, intorno a mezzogiorno, in seguito a un arresto cardiocircolatorio provocato dalle gravi complicanze che hanno causato la totale compromissione dei principali organi vitali.