La decima giornata del campionato di Serie A è stata ricca di gol. L’attesissimo match del del San Paolo non ha tradito le aspettative anche se in campo si è vista una sola squadra. La Juventus torna sola al comando a più tre, mentre continuano a pensare in grande Lazio e Sampdoria.
Se n’è parlato sin dal giorno in cui è stato stilato il calendario del campionato di Serie A, Napoli-Roma, la partita delle partite per questa stagione, soprattutto per i supporters azzurri dopo le tristi vicende del 3 maggio scorso. Una partita dai molteplici sapori, di vendetta per alcuni tifosi anche se fortunatamente sabato pomeriggio a trinfare è stato lo sport. Nell’arco dei 90 minuti in campo si è praticamente vista una sola squadra, il Napoli che ha polverizzato le piene convinzioni di una squadra fortissima ma che in questo momento storico della stagione sta vivendo un periodo di magra con poco gioco e soprattutto poca lucidità. A sbloccare la partita ci ha pensato subito il ritrovato Higuain che ormai non ha più intenzione di fermarsi. Il Pipita si è inventato un gran gol, propriziato da un rimpallo dopo un tiro di Insigne, una rete che ha smorzato tutte le tensioni che ci sarebbero potute essere sugli spalti perchè a volte un gol può valere tanto anche più della sete di vendetta. Chi si aspettava una rezione della Roma, beh deve attendere il prossimo turno di campionato perchè la squadra allenata da Garcia è scesa in campo solo per fare numero, impattando contro una squadra messa bene in campo, rapida e, diciamolo, forte; il risultato si è chiuso sul 2-0 ma gli azzurri avrebbero potuto gonfiare la rete per ben altre 3-4 volte senza che nessuno potesse recriminare qualcosa. In una giornata di festa come quella di sabato non poteva di certo mancare il gol del capocannoniere della Serie A Callejon. Da annotare una sola triste vicenda, legata però solo agli striscioni esposti nel secondo tempo che fortunatamente non sono stati seguiti dai fatti e che forse mai lo saranno. E’ stato sicuramente brutto leggere quelle parole, però se la vendetta si ferma a due slogan ci si può anche passare sù soprattutto dopo il rancore scoppiato in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia. Sabato è stata anche la giornata dell’altra capolista, la Juventus e dell’ultima in classifica, il Parma. La Juventus è stata ospite ad Empoli ed è riuscita a portare a casa i tre punti nonostante una pessima partita, lenta e macchinosa, sbloccata solo dal guizzo dei suoi campioni; infondo a volte non conta se uno gioca bene o male perchè se poi al termine della partita arrivano i tre punti, saranno solo quelli a restare a fine stagione. La sorpresa delle sorprese è arrivata, però, dal Tardini, stadio che ha ospitato il match tra Parma e Inter. La squadra allenata da Donadoni era chiamata ad una prova tutto cuore e forza per poter uscire dal tunnel dopo le 6 sconfitte consecutive mentre lo scaltro Mazzarri doveva dare continuità alle sue due vittorie consecutive; beh, che dire, a festeggiare è stato solo il Parma che ha vinto 2-0 ridimensionando le parole del tecnico nerazzurro che in settimana aveva detto che la sua squadra era sulla strada giusta. Chissà perchè, ma in molti (me compreso), quando l’Inter e Mazzarri si fermano c’è sempre quel ghigno da trionfatore. Non me ne voglia il tecnico toscano perchè è senz’altro un buon allenatore e un grande motivatore però è davvero triste e inconcludente appellarsi ad errori o sviste altrui quando la propria squadra perde o non pratica il gioco del calcio. Commenti personali a parte, l’Inter se vuole pensare in grande deve ritrovarsi al più presto perchè davanti ci sono squadre che sono assetate di gloria e farebbero di tutto per volare alto.
La giornata di domenica vedeva protagoniste Sampdoria-Fiorentina, una sfida inedita negli ultimi anni ai fini della classifica, tuttavia Mihajlovic sta gestendo un bel gruppo e spinto dall’entusiasmo sta collezionando punti su punti balzando al terzo posto. La Sampdoria ha vinto la partita 3-1, in un match risolto più dagli episodi che dalla bravura della squadra blucerchiata che comunque doveva fronteggiare la banda di Montella e non di certo l’ultima arrivata. Anche l’altra squadra ligure sorride, dopo aver annientato l’Udinese per 2-4 al Friuli. Il Genoa di Gasperini è tra le belle sorprese di questo primo scorcio di stagione e i suoi 18 punti in classifica certamente non sono figli della casualità. Le altre due partite del pomeriggio erano i match della concordia tra Torino e Atalanta e Chievo Verona e Sassuolo, due scialbi 0-0 per la serie prendiamoci oggi un punto poi a fine campionato vediamo cosa succede. A chiudere la giornata domenicale ci hanno pensato Milan e Palermo. La squadra allenata da Inzaghi era chiamata alla prova del 9, beh per nove, domenica sera è stato inteso giocare in 9 e non fare quel balzo che l’avrebbe proiettata al terzo posto. Il Milan è stato in balia del Palermo, soprattutto nel primo tempo. I gol sono nati su due gravi disattenzioni ma il resto della partita è stata figlia solo di giocate dei singoli e non di un collettivo e per una squadra ben organizzata come il Palermo di Iachini non è stato difficile gestire gli avversari, smorzandogli tutti gli entusiasmi che c’erano fino a poco prima del fischio d’inizo.
Il campionato spezzatino si è chiuso ieri con Cesena-Hellas Verona e Lazio-Cagliari; la prima sfida si è conclusa sull’1-1 mentre ondata di gol nel match dell’Olimpico dove la Lazio ha chiuso il primo tempo in vantaggio di 3 reti. Il secondo tempo ha visto un ritorno del Cagliari che è riuscito a riaprire la partita e a spaventare, seppur in 10 uomini, la squadra di Pioli che ha chiuso definitivamente i conti al 90′ grazie al primo gol in Serie A di Ederson.
La classifica vede ora la Juventus sola a comando con 25 punti, seguita dalla Roma a 22, terzo posto in compartecipazione per Lazio e Sampdoria balzate a quota 19, un punti in meno per Napoli e Genoa, anche se le altre pretendenti ad un piazzamento in Europa non sono distantissime. Il fanalino di cosa vede, invece, cambiare qualcosa poichè il Parma con i 3 punti di sabatosale a quota sei lasciando l’ultimo posto al Chievo Verona fermo a 5 punti, mentre Cesena ed Empoli sono a 7 punti e non distanti da Atalanta e Cagliari appaiate a 9 punti.