Una sedia vuota, coperta da un drappo rosso: un eloquente simbolo per le centinaia di migliaia di donne vittime di violenza in Italia, spesso passata in sordina, o non denunciata per paura. Una piaga di ogni paese, la cui priorità, per fortuna, è anche nelle agende delle Istituzioni pubbliche, di enti territoriali e onlus. E adesso prova ad intervenire in soccorso anche la tecnologia. Al circolo del Tennis di Napoli è stata infatti presentata “Shaw” – acronimo per “Soroptimist Help Application Woman” – la nuova applicazione per smartphone (disponibile sia sullo store Apple che Android), ideata esclusivamente per la sicurezza delle donne. L’applicazione è gratuita ed è il primo strumento realizzato appositamente per fornire aiuto in caso di emergenza e per rispondere alla richiesta di sempre più persone, su informazioni specifiche e strumenti efficaci per contrastare questo fenomeno.
“Shaw” trasforma in un attimo lo smartphone in un’efficace contromisura, consentendo una chiamata diretta al 112 (in caso di percolo immediato) o una di aiuto al 1522.
Si tratta di un numero nazionale accreditato, che smista la telefonata ai centri antiviolenza e fornisce un aiuto alle donne in difficoltà, inclusa l’assistenza, in caso di ipotetico pericolo. Dalla home page, semplice e immediata, è possibile anche geolocalizzarsi e trovare tutti i contatti dei circa settanta centri antiviolenza accreditati in tutta Italia, di cui tre in Campania: Associazione Volontarie Telefono Rosa a Napoli, Centro Antiviolenza Linea rosa spazio donna a Salerno e Spazio Donna Onlus-Telefono rosa a Caserta. Tramite la funzione “click to call”, basta un semplice tocco per far partire una chiamata.
Dal menu si può anche consultare una scheda con tutte le informazioni che riguardano la legge 119/2013, con un testo di sintesi che illustra gli aspetti più importanti in termini di violenza, stalking e prevenzione e informazioni sugli eventuali “percorsi rosa bianca” negli ospedali.
Un’unica perplessità, tuttavia, sorge spontanea: in caso di effettivo pericolo, come si fa a dare per scontato che una donna possa avvalersi dell’ausilio del telefono?