Gli azzurri hanno fatto il loro ritorno a Fuorigrotta per la gara casalinga contro il Verona in un clima teso, con i tifosi stanchi e delusi a causa delle continue battute d’arresto subite.
Anche in Europa Leauge, infatti, si è perso ancora una volta a causa dell’atavico problema della squadra di Benitez: i troppi gol subiti. L’unica differenza è stata che se fino ad ora la difesa del Napoli aveva fatto acqua da tutte le parti, a Berna invece ha fatto latte da tutte le parti.
La questione dei gol incassati è ormai ancestrale in casa Napoli, diventando così oggetto di discussione nei salotti televisivi. La folta schiera di opinionisti ha identificato la medesima causa al problema difensivo, e cioè un atteggiamento tattico della squadra troppo sbilanciato e con poco equilibrio. In altre parole tutti hanno convenuto che il Napoli ha preso tanti gol per una problema di baricentro. A questo punto mi sono chiesto: Ma che problemi tengono nel cuore del capoluogo pugliese che stanno facendo prendere tutti questi gol al Napoli? Mi appello anche a qualche cittadino barese che magari ci può aiutare: Per favore fateci sapere qual è sto’ problema che avete che non ne possiamo più!
Intanto De Laurentiis, stufo di questo cammino balbettante dei suoi, in settimana è piombato a Castelvolturno e ha minacciato il tecnico, dandogli un perentorio ultimatum: “Rafa, se non vinci col Verona niente mozzarella di bufala per un mese!” D’altronde questo era l’unico modo che aveva per dare una scossa a Benitez. Anche perchè di licenziarlo e pagargli lo stipendio fino alla fine dell’anno non se ne parlava proprio.
L’opportunità di riscatto per gli azzurri si è chiamata così Hellas Verona che è giunta al San Paolo circondata dalla consueta avversa ospitalità. A riguardo, l’allenatore degli scaligeri si è fortemente lamentato per la poco cordiale accoglienza ricevuta. Ma cosa si aspettava? Che i napoletani dopo gli innumerevoli cori beceri ricevuti dai veronesi l’avessero accolto con chitarra e Mandorlini?
Il Verona è sceso in campo con un atteggiamento tattico spregiudicato con il piglio di chi vuole giocarsi la partita a viso aperto. Tatticamente, infatti, Napoli e Verona si sono posizionati in campo con un modulo a specchio. Gli schieramenti erano talmente a specchio che da un lato in porta c’era Rafael e dall’altro lato c’era sempre Rafael. In realtà questa è stata anche un’esplicita richiesta del Napoli che ha espresso con onestà al Verona: “Se ce la dobbiamo giocare alla pari allora se noi in porta dobbiamo avere Rafael vuol dire che pure voi lo dovete avere. Se noi a centrocampo dobbiamo tenere Lopez, pure voi dovete avere Lopez. E soprattutto se in retroguardia noi abbiamo Koulibaly e voi non avete un difensore nero, almeno un Moras lo dovete schierare…”
La gara è cominciata con il Napoli un po’ preoccupato per l’impatto che le prime basse temperature potessero avere sulla tenuta atletica. E difatti, dopo appena 27 secondi di gioco il Verona ha colpito a freddo portandosi in vantaggio.
Dagli spalti sono così cominciati a piovere improperi vari che hanno esortato i giocatori azzurri a cambiare sport.
L’invito è stato subito accettato dagli uomini di Benitez che hanno smesso di giocare a calcio e si sono dati al tennis. Risultato finale 6-2 per il Napoli.
Dopo lo svantaggio, infatti, i partenopei hanno alzato la cresta prima con Hamsik che ha siglato una doppietta, poi con Callejon ed infine con una tripletta di Higuain che finalmente è ritornato a segnare in campionato.
Lo stesso Pipita dopo un lungo periodo di stitichezza realizzativa ha dichiarato con soddisfazione: “Mi sono finalmente liberato. E’ stata dura ma ce l’ho fatta!”
Insomma, questa tripletta per il bomber argentino è stata più efficace del Guttalax.
Sconforto invece da parte di Mandorlini che ha affermato: “Sono dispiaciuto per il 6-2, ma spero che ci rifaremo nel secondo set.”
Al San Paolo è così ritornato il VeroNa…poli con un sontuoso 6-2. Per gli azzurri game, set e match.
Diodato De Martino