Dai rilievi effettuati del perito nominato dalla difesa della famiglia di Fortuna Loffredo, la piccola morta in circostanze alquanto macabre nel Parco Verde di Caivano, la grafologa Sara Cordella, stanno emergendo sempre nuovi dettagli utili a ricostruire l’orrore che la piccola ha vissuto negli ultimi mesi di vita, in quanto vittima di molestie ed abusi già nelle settimane antecedenti alla sua stessa morte.
L’ esperta ha esaminato i disegni della bambina.
Da uno dei disegni della piccola Fortuna emergono “paura di crescere e voglia di sentirsi protetti”. Il disegno, una figura femminile priva dei piedi, che reca “cancellature superflue”, “comunica la necessità di difendersi da un pericolo nell’ ambiente”.
La paura sortita da quei “giochi dell’orrore” la piccola non era capace di raccontarla a voce e come sono soliti fare tutti i bambini, la racchiudeva nei suoi disegni, tristi, muti ed inermi tracciati di cruda realtà, quella che attanagliava la sua vita, quella che le ha strappato via troppo prematuramente la vita.
Mentre indiscrezioni trapelate, ma non confermate rivelano che all’interno degli abiti che la piccola indossava il giorno della sua morte siano state rilevate tracce di DNA dell’orco che l’ha scaraventata fuori da uno dei finestroni del terzo piano di una delle palazzine del parco, dopo aver abusato di lei con una violenza brutale.
Gli inquirenti, però, fanno sapere che sono sulle tracce del colpevole.