L’ottava giornata di Serie A è ricca di spunti. Nel giorno della sfida degli ex sulle panchine di Inter a Napoli a spuntarla è stata la paura di sbagliare; la partita si è infiammata negli ultimi 10 minuti. La Lazio, dal canto suo, prosegue la striscia positiva con la terza vittoria consecutiva. Verona non è più “fatal” per il Milan, mentre la Juventus impatta a Sassuolo e la Roma ne approfitta. Buio per il Parma.
Dopo il turno di stop per gli impegni delle Nazionali, la Serie A riapre i battenti e riprende lì dove tutto si era fermato, dalle polemiche a distanza tra Roma e Juventus per una partita ed una sfida che ci accompegnarà per tutto il corso dell stagione. Nei due anticipi di sabato, la sfida prima verbale e poi sul campo, è proseguita a distanza. All’Olimpico la squadra di Garcia ospita il Chievo Verona e in 33 minuti chiude la pratica insaccando per tre volte la palla alle spalle di Bardi. L’ennesima sconfitta è stata fatale per Corini che nella serata di domenica ha lasciato la panchina nelle mani di Maran. Poche ore dopo la sfida di Roma, ad entrare in scena è la Juventus che ospite in quel di Reggio Emilia, al Mapei Stadium, vuole tenere lontano i rivali provando a vincere una partita che sulla carta si presenta agevole. Ma si sà, la Seria A non è mai facile, tant’è che la squadra di Allegri ha dovuto lasciare due punti per strada a discapito di un Sassuolo ben organizzato e che per un attimo ha accarezzato il sogno di portare a casa i tre punti. L’ultima della classe (fino a ieri) che ferma la prima. Se non è storia poco ci manca. Da annotare il becero “sfottò” (definiamolo così perchè noi siamo dei signori) dei tifosi bianconeri nei confronti dei napoletani, puntualmente zittiti dagli onesti tifosi del Sassuolo. Da Torino sono così ossessionati da Napoli che quasi quasi mi verrebbe voglia di credere che infondo tutta questa stimatissima gente vorrebbe vivere nella nostra terra. Ma questa è un’altra brutta storia e non credo meriti ulteriore spazio (per ora).
Domenica mattina ad aprire la giornata sono Fiorentina e Lazio; è una partita strana da descrivere perchè i 3 punti li ha portati a casa la squadra di Pioli ma la partita l’ha fatta la squadra allenata da Vincenzo Montella, soprattutto nel secondo tempo, quando la Fiorentina si è lanciata in un forcing arrembante che come risultato ha portato al 2 a 0 laziale nei minuti di recupero. La squadra allenata dal tecnico campano è ben diversa da quella ammirata negli anni scorsi, complice anche la mancanza di punti di riferimento lì davanti. L’ottava giornata di Serie A ha anche connotazioni “romantiche”; tra le ore 15 e le 21 sono andate in scena Verona-Milan e Inter-Napoli. In queste due sfide c’è del romanticismo per un semplice motivo, il Milan voleva vincere a tutti i costi nella “fatal” Verona mentre Inter-Napoli negli ultimi due anni è anche la sfida degli ex, tecnici che sulle panchine opposte hanno storie diverse da raccontare; Walter Mazzarri per anni osannato dai tifosi azzurri e ora, invece fischiatissimo (la cosa simpatica è che al momento anche i tifosi nerazzurri lo stanno contestando), mentre Rafa Benitez sulla panchina dell’Inter ha pagato lo scotto di essere il successore di Mourinho. Queste però sono altre storie, tornando al campionato 2014/2015, il Milan di Filippo Inzaghi continua a pensare in grande e ad essere sulla “cresta dell’Honda” vincendo nella città di Romeo e Giulietta e proiettandosi al quarto posto solitario ad un solo punto di distanza dalla Sampdoria di Ferrero, fermata ieri a dal Cagliari di Zeman dopo esser stata in vantaggio per 2 reti a 0.
Entrando, invece, nel dettaglio del big match tra Inter e Napoli, si può dire che a vincere è stata la paura . Le due squadre sono apparse bloccate più dalla paura di sbagliare, di commettere un passo falso, piuttosto che dalla reale forza dell’avversario. La partita può essere riassunta in dieci minuti, gli ultimi, quando cioè succede praticamente tutto. Fino al minuto 80, la partita vista è stata tra le più noiose viste in queste otto giornate, poi al minuto 80 ecco il gong e sono stati fuochi d’artificio; 4 gol, due per parte e il gioco è fatto. Per quanto visto in campo, il pareggio è stato il risultato più giusto, ma il punto fà più male che bene perchè permette di respirare ma non certo di sorridere.
Gli altri match hanno visto protagonista Quagliarella nella partita vinta per 1-0 dal Torino contro l‘Udinese, la vittoria del Palermo (allo scadere) sul Cesena e l’ennesima sconfitta del Parma, questa volta a vantaggio dell’Atalanta. La squadra di Donadoni sembra essersi fermata in quel di maggio, ai corsi e ricorsi persi per un posto in Europa League. Al momento è in un tunnel dal quale sembra non riuscisse ad uscire ed è anche sola all’ultimo posto in classifica con soli 3 punti all’attivo. L’ottava giornata chiuderà i battenti questa sera con la sfida di Genova tra Genoa ed Empoli, che in classifica potrebbe smuovere qualcosina ma nulla di rilevante.
Al momento la Serie A è guidata dalla Juventus a quota 19, seguita dalla Roma ad un punto di distanza; tre il terzo e il quinto posto ci sono Sampdoria, Milan e Udinese ma attaccatissime a loro ci sono anche Lazio e Napoli. Chiudono la classifica il Chievo Verona, il Sassuolo e come detto il Parma.