Una piccola cittadina lucana, senza autostrade né ferrovie, conquista la vetta più alta d’Europa: sarà Matera la Capitale europea della Cultura per l’anno 2019.
La città lucana ha avuto la meglio sulle altre cinque italiane finaliste: Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena.
Con sette voti su tredici Matera è stata dunque ufficialmente designata Capitale della cultura insieme a Plovdiv in Bulgaria.
Alla città della Basilicata è stato assegnato il premio di un milione e mezzo di euro.
Un Cammino lungo e tortuoso per la città dei Sassi, attuato con molti sacrifici, a causa della mancanza in quell’area di infrastrutture efficienti per spianare la strada al turismo. Matera non è una città e basta… Matera è la città per eccellenza visto che ci troviamo dinanzi all’insediamento urbano più antiche al mondo.
Matera, inoltre, vanta il record della città più antica ad essere abitata, con insediamenti risalente a circa 10.000 anni fa. Nelle grotte attorno alle Gravine materane sono stati ritrovati oggetti che testimoniano la presenza di gruppi di cacciatori; nel Neolitico gli insediamenti diventarono più stabili, come testimoniano tracce evidenti di villaggi, quindi rappresenta una pagina straordinaria scritta dall’uomo attraverso millenni di storia. Ma Matera è soprattutto la città dei Sassi, il nucleo urbano originario, sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.
Questa stupenda realtà è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale. Matera è una città dalla storia affascinante e complessa: città di confine, di contrasti, di competizione e fusione tra paesaggi, civiltà, culture, diverse.
Dalla civiltà rupestre a quelle di matrice bizantina ed orientale, all’avvento dei Normanni, dal romanico, al rinascimento, al barocco, gli ultimi otto secoli di costruzione e rifinitura della città hanno tentato di plasmare, vincere le naturali resistenze del preesistente habitat rupestre, determinando architetture e sistemazioni urbane di particolare qualità ed originalità.
Oggi, nuovamente nel segno della cultura urbanistica europea, gli aspetti della sfida della riqualificazione, del recupero sostenibile, della riconquista dell’identità perduta sono le attività che hanno riportato alla ribalta questa città unica diventata a ragione patrimonio mondiale dell’umanità e da oggi Capitale europea della Cultura per l’anno 2019.
Fonte: iSud