Lo avevamo denunciato meno di un mese fa, al cospetto dell’aggressione subita senza alcuna ragione da un ragazzo in uno dei vagoni della Metropolitana della Linea 1 di Napoli da parte di una baby gang: la Circumvesuviana non naviga in acque molto più torbide e tutt’altro che rassicuranti e quanto accaduto lo ribadisce.
Un poliziotto fuori servizio è stato aggredito da 2 pregiudicati su un treno della Circumvesuviana perché è intervenuto in difesa di una capotreno che aveva chiesto loro di spegnere la sigaretta ed esibire il biglietto.
I due, entrambi di Marigliano, hanno risposto con minacce ed insulti.
L’agente è intervenuto ed è stato colpito a calci e pugni.
La Sala operativa ha inviato rinforzi e nella stazione di Castello di Cisterna i 2 sono stati identificati e denunciati.
Fumano nei vagoni, sigarette, spinelli, non acquistano il biglietto, distruggono le carrozze, minacciano, insultano e all’occorrenza passano anche ai fatti.
Complice la latitanza delle forze dell’ordine e della vigilanza, unitamente a biglietterie fatiscenti e in totale stato di degrado ed abbandono che fungono da rafforzativo per un’ideologia già fin troppo avvezza a dettare la propria volontà e le loro leggi, anche e soprattutto con l’ausilio e il supporto delle cattive maniere, la Circumvesuviana rappresenta ormai uno degli habitat naturali più frequentati da “questo genere di napoletani”, soprattutto al calar del sole, fino a rendere impraticabili certe carrozze per i cittadini perbene.
Solleviamo, ancora una volta, il medesimo quesito, rafforzato dell’ennesimo increscioso episodio: cosa si aspetta per intervenire?