Cogliere in una città dalle mille sfaccettature sociali e la realtà “effettuale” tramite i volti della “gente”, racchiusi in uno scatto fotografico corredato dal commento personale dei cittadini.
E’ questo l’obiettivo del progetto fotografico di indagine sociale lanciato dall’Università Suor Orsola Benincasa, con il patrocinio del Comune di Napoli, del Comune di San Giorgio a Cremano e dell’Assessorato all’Assistenza Sociale della Regione Campania, grazie all’idea di Vincenzo De Simone, “laureato eccellente” del Suor Orsola in Scienze e tecniche di Psicologia cognitiva.
Il progetto nasce sulla scia di un “format” di successo già ideato per la città di New York (“Humans of New York”) da Brandon Stanton e seguito fino ad oggi da oltre 6 milioni di internauti, con l’obiettivo di importare in una realtà sociale e culturale così variegata, come quella di Napoli, un sistema di osservazione della realtà che potrebbe risultare molto utile ai fini della ricerca sociale.
Il coinvolgimento della “gente di Napoli” è il principio cardine del progetto: le persone sono coinvolte direttamente ed attivamente, i loro volti e i loro pensieri sono i veri protagonisti del progetto.
In ogni fotografia sarà presente una persona ed ogni persona rilascerà un proprio pensiero su Napoli e sull’essere napoletano. Pensieri liberi su “cosa significa vivere a Napoli”, sul perché si resta o sul perché si fugge via. Verranno incluse anche le storie di ogni napoletano: “qual è stato il momento più felice/triste della tua vita?”…e tante altre storie.
La carica innovativa di questo progetto di storytelling, che sperimenta un nuovo modello di indagine sociale attraverso la fotografia, si sviluppa in un modello di azione semplice e nel contempo variegata, che rappresenta un occhio permanente sulle diverse sfaccettature della città e di chi la vive. Il progetto crea un sistema di connessioni tra le persone e quel territorio e ha così l’ambizione di metterli in correlazione, studiare in particolare, attraverso gli occhi della gente, un luogo ricco di risorse, al fine di migliorarle e di non disperderle.
Il progetto vuole raccontare la realtà di Napoli tramite i volti della gente immortalati in uno scatto fotografico accompagnato dal loro commento personale: idee, progetti e speranze in movimento.
Una straordinaria possibilità per “la gente di Napoli” di essere finalmente altro rispetto agli stereotipi che la affliggono e può essere in grado di cogliere e di raccogliere in una città dalle mille sfaccettature sociali la realtà effettuale attraverso la chiarezza e la semplicità incontestabile di una fotografia. Un’idea che può spingere i napoletani a riappropriarsi della loro città, occupando simbolicamente, e per sempre con uno scatto, i quartieri, le strade, gli spazi in cui si trovano e nel contempo spingere i tanti cittadini non napoletani che la abitano o i turisti di passaggio a raccontarne i suoi profili di spiccata multiculturalità e multietnicità. Cogliere le più variegate sfaccettature culturali e antropologiche legate alla città partenopea diventa così una vera e propria indagine sociale che analizza la realtà, attraverso un sistema di osservazione, e riconosce la strada del riscatto sociale e civile.
Un progetto che vuole anche e soprattutto rafforzare e rilanciare l’immagine della città di Napoli sullo scenario internazionale attraverso gli occhi e le parole di chi la vive, soprattutto attraverso i volti di chi decide di restare nella sua città o di chi ha scelto di lasciare la propria città per vivere a Napoli.
Un progetto senza filtri, in cui chiunque è invitato a mostrarsi e mostrare il proprio pensiero, una forma aperta di condivisione che alimenta la riscoperta e il rispetto delle diversità, nonché la possibilità di migliorare la realtà in cui viviamo. Lo sguardo fotografico su una città sempre più cosmopolita, multietnica e multiculturale, come è ormai Napoli, inevitabilmente porterà ad un’indagine sociale di respiro internazionale e di analisi del livello di integrazione sociale e culturale.
L’iniziativa raccoglie le fotografie inviate dalle persone e quelle scattate in giro per Napoli e provincia da Vincenzo De Simone, già protagonista di numerose mostre di fotografia. (www.facebook.com/VincenzoDeSimonePh)
I pensieri più significativi, le fotografie più belle e le fotografie con il maggior numero di “Mi piace” saranno esposte in una Mostra ad Ottobre 2014 al Piano Mostre dell’Università Suor Orsola Benincasa già sede di un Museo Storico e del Museo del Giocattolo di Napoli.
Le foto eventualmente selezionate, verranno utilizzate per pubblicità di vario genere ed esposizioni fotografiche con nome e cognome degli autori.
Tutte le fotografie verranno pubblicate sulla pagina Facebook “La gente di Napoli – Humans of Naples” (https://www.facebook.com/humansnaples)
Al progetto hanno già aderito:
Tommaso Cerasuolo (Perturbazione), Luca Sepe, Patrizio Rispo, Federico Salvatore, Monica Sarnelli, Tony Tammaro, Mario Trevi, Ciro Cacciola aka DJ Cerchietto, Pipers, Gigi Soriani, Ivan Fedele, I Fatebenefratelli, Mario Porfito, Carmine Rezzuti, Quintino Scolavino, Lello Esposito, Fabrizio Cerrone, Nunzio Spadaro e tanti altri. Chiunque voglia partecipare, non deve fare altro che inviare una tua foto: una persona, devi essere tu il soggetto principale, un semplice ritratto per raccogliere il tuo volto e una location: qualunque, preferibilmente all’esterno e che racchiuda una via/piazza di Napoli o dintorni. e un pensiero, con nome e cognome all’indirizzo: [email protected].
Ogni fotografia, una persona. Devi essere tu il soggetto principale. Un semplice ritratto per raccogliere il tuo volto. Location: qualunque, preferibilmente all’esterno e che racchiuda una via/piazza di Napoli o dintorni. Pensiero Cosa significa vivere a Napoli? Cosa significa essere napoletani? Esprimi un tuo pensiero su Napoli. Puoi parlare di qualunque cosa: descrivere un avvenimento, avanzare proposte e fornire suggerimenti.