Il Mediterraneo, culla di secolari civiltà, è il grande protagonista del convegno Connessioni Mediterranee (Il patrimonio culturale e le arti contemporanee nei processi per l’integrazione dei popoli dell’area mediterranea) che si è tenuto nelle giornate del 3 e 4 ottobre c.a., nel convento di San Domenico Maggiore, a Napoli. Organizzato dal CIDAC ‘Associazione Città d’Arte e di Cultura’, il meeting ha avuto come scopo quello di mettere in contatto diretto gli esponenti di sette tra i più importanti musei della zona del Mediterraneo, affinché potessero trovare, nel confronto reciproco, un punto in comune nella promozione, attraverso l’arte e la cultura, di un dialogo interculturale tra i popoli europei.
7 realtà museali, un unico progetto
Nello specifico, l’invito è stato esteso ed accolto dai responsabili dei musei di arte contemporanea di Napoli, paese ospitante, Bergamo, Tirana, Malaga, Zagabria, Marsiglia e Lubiana, che in un’epoca in cui il discorso attorno all’arte comincia a vacillare, e la valorizzazione del patrimonio artistico è posta in secondo piano, hanno ritenuto indispensabile avviare con profitto un dialogo, che mettesse in primo piano la propria esperienza artistico-culturale, riuscendo a coniugare la passione per l’arte e per la sua promozione, con la necessità di integrare le esperienze artistiche del bacino del Mediterraneo in un dialogo più ampio, allargato alla società tutta.
La scelta dei musei partecipanti all’iniziativa non è stata casuale, in quanto lo sviluppo dell’arte contemporanea, negli ultimi decenni, ha avuto uno sviluppo totalmente differente non solo tra nazione e nazione, ma più nello specifico tra città e città. L’arte e la cultura hanno sempre avuto un ruolo primario in quanto veicoli dei sentimenti di una società, e sono ritenute oggi indispensabili nel favorire quell’integrazione tra popoli che spesso, nel corso della storia, è venuta a mancare.
Sfruttando le diversità nell’approccio all’arte ed alla sua diffusione, Connessioni Mediterranee ha avuto lo scopo primario di avviare dei progetti paralleli tra le differenti realtà museali, per far sì che il dialogo interculturale non si fermi alle mere parole di un convegno, ma possa essere attuato con criterio ed effettivamente messo in pratica, giorno dopo giorno, con l’impegno di chi di arte si occupa per lavoro e per passione.
Come il progetto di promozione interculturale attraverso arte e cultura sarà effettivamente realizzato, e in cosa consisteranno i progetti di promozioni culturale, non è ancora dato sapersi, ma già il fatto che se ne sia cominciato a parlare in maniera organica, è un ottimo punto di partenza. Con la città di Napoli in prima fila, come promotrice di una lodevole iniziativa.
Gianluca Anoe’