Ogni giorno decine di pulmini illegali, effettuano corse altrettanto illegali, senza alcuna autorizzazione a svolgere il servizio, percorrendo linee analoghe a quelle dei mezzi istituzionali.
Passeggeri che entrano in pulmini fatiscenti, talvolta finanche privi di assicurazione, della tassa di possesso e scoperti di revisione.
Eppure i pendolari sono disposti a viaggiare in condizioni non solo scomode, ma, soprattutto, di grande rischio per la loro incolumità.
Il fenomeno dei pulmini abusivi, paralleli al servizio pubblico, esiste da almeno 50 anni e nessuna amministrazione comunale è mai riuscita a debellarlo.
Una decina di posti a sedere, ma nelle ore di punta, raddoppia, se non triplica addirittura, il numero dei passeggeri trasportati rispetto a quello previsto, rispetto a quello che il buon senso e un minimo di scrupolo dovrebbero imporre di non valicare.
Viaggiano in piedi o seduto imbraccio a un passeggeri seduti o in altre e tutt’altro che sicure modalità.
Un euro è il costo della commissione da riporre nelle tasche del conducente: un prezzo alla portata di tutti che sovente libera dallo scomodo e disagevole calvario dell’interminabile attesa di un bus di linea.
La vicenda diventa ancor più grave allorquando i suddetti bus si arrogano impropriamente del titolo di “pulmino scolastico” trasportando teneri minori in grembiule da casa verso scuola e viceversa.
Uno scuolabus trasformato per trasportare il doppio dei bambini rispetto ai posti previsti è stato sequestrato dai carabinieri della tenenza di Cercola, comune in provincia di Napoli.
Un 57enne è stato fermato alla guida di un furgone trasformato illecitamente con l’aggiunta di numerosi seggiolini. È così che trasportava ben 22 bambini contro un limite massimo di soli 11, senza licenza per il servizio scuolabus. All’uomo sono state contestate varie violazioni al Codice della Strada.