Una lista scritta a mano con i nomi di chi avrebbe ricevuto i soldi frutto della combine, un accordo raggiunto telefonicamente, una borsa con 150mila euro.
Queste le rivelazioni dell’ex calciatore del Bari Marco Esposito nell’udienza odierna del processo barese sul calcioscommesse relativo alle presunte partite truccate dei campionati di serie B 2007-2008 e 2008-2009, Salernitana-Bari (del 23 maggio 2009, finita 3-2) e Bari-Treviso (del 10 maggio 2008, finita 0-1) vendute dai biancorossi – secondo l’accusa – per 220mila euro.
In aula Esposito, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Bari Domenico Mascolo, ha risposto alle domande del pm Giuseppe Dentamaro e dei difensori dei 18 imputati, tra calciatori e dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso, accusati di concorso in frode sportiva.
Nell’ambito di questo procedimento, Esposito ha patteggiato nei mesi scorsi una pena ad un mese di reclusione e oggi, in aula, ha ribadito le accuse nei confronti degli ex compagni di squadra.
Stando alle indagini dei carabinieri, per far vincere alla Salernitana la partita del 23 maggio 2009 due calciatori e un dirigente della squadra campana – gli atleti Luca Fusco e Massimo Ganci (ex Bari) e il team manager Cosimo D’Angelo – avrebbero offerto 150mila euro a 16 calciatori del Bari e al faccendiere Angelo Iacovelli.
Nel raccontare i fatti relativi a quella presunta combine, Esposito ha confessato di aver contato personalmente i soldi e di averli poi divisi tra chi aveva aderito all’accordo sulla base di una lista scritta a mano che avevo trovato a casa sua, una volta rientrato dalla trasferta di Salerno.
Il processo proseguirà il prossimo 4 novembre con l’esame degli imputati.