Il parco verde di Caivano è spesso stato teatro di omicidi ed episodi di cronaca legati alla micro e microcriminalità nell’area Nord di Napoli.
Tuttavia, di recente, è oggetto d’attenzione dei media nazionali per una ben più macabra e misteriosa vicenda.
La morte di due bambini, entrambi precipitati dalla finestra di un palazzo, entrambi privi di una scarpa e in circostanze e dinamiche tutte da chiarire.
Tant’è vero che è stato nominato un perito balistico, l’ingegnere Alessandro Lima, per tentare di chiarire alcuni aspetti relativi alla morte, avvenuta il 24 giugno scorso, di Fortuna Loffredo, detta Chicca di 6 anni, deceduta proprio cadendo dal balcone nel Parco Verde di Caivano.
Lima dovrà stabilire da dove, come ed in che direzione sarebbe potuto cadere un corpo del peso e altezza della piccola rispetto al palazzo del Parco Verde già teatro, lo scorso anno, della morte del piccolo Antonio.
Secondo i legali, nominati dai nonni paterni, bisogna evitare qualsiasi altro pericolo e danno agli altri bambini del Parco, vanno date risposte ai tanti interrogativi
Occorre ricostruire il passato ed i profili delle persone del quartiere e dare risposte alle contraddizioni già emerse che rendono il quadro di una tragedia tutt’altro che accidentale.
Il particolare che desta maggiore scalpore è che la bimba è stata trovata sul selciato priva della scarpina destra, come il piccolo Antonio Giglio, 3 anni, che Fortuna conosceva, morto anche lui precipitando dallo stesso edificio il 27 aprile 2013. E, il giorno in cui è morta, Fortuna stava giocando proprio con la sorella di Antonio.
I davanzali dell’edificio sono alti 1 metro e 50 e risulta impossibile sporgersi e precipitare per bambini di altezza inferiore.
Secondo i legali della famiglia di Fortuna, un terzo bambino sarebbe precipitato dallo stabile 9 anni fa.
Non è stato accertato il punto esatto dal quale Fortuna è precipitata e neanche è stato stabilito il punto di caduta perché il corpo è stato rimosso.
Nel quartiere c’è chi teme anche che possa esserci un serial killer di bambini -per il particolare della scarpa destra – o che l’eventuale ipotesi di omicidio della piccola sia avvenuta per qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e raccontare.
Inoltre, l’autopsia sul corpo della bambina ha fatto emergere dettagli ancor più agghiaccianti: la piccola ha subito abusi sessuali prima di andare incontro alla morte.
Uno scenario da film giallo sul quale vi è ancora tanto da indagare per giungere alla ricostruzione della verità.