Il 20 settembre di 80 anni fa venne al mondo Sofia Villani Scicolone, divenuta famosa con il nome di Sophia Loren: una delle più celebri attrici della storia italiana e mondiale.
Nata a Roma e cresciuta a Pozzuoli, figlia della napoletana Romilda Villani, una modesta insegnante di pianoforte, e di Riccardo Scicolone, nonché figlio del marchese agrigentino Scicolone Murillo, riconobbe la paternità della bambina, ma rifiutò di sposare Romilda, che si trovò ben presto in gravi ristrettezze economiche. Perciò, la madre si trasferì con la piccola Sofia da Roma a Pozzuoli, in provincia di Napoli, presso la sua famiglia.
Qui Sofia trascorse l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza, durante la guerra, in condizioni economiche precarie. Napoli e la cultura napoletana saranno presenti costantemente nella vita e nella carriera della Loren, che in molti film recita in napoletano. A 15 anni tornò a Roma in cerca di successo, accompagnata dalla madre, e partecipò a vari concorsi di bellezza, fra cui Miss Italia del 1950, dove fu premiata come “Miss Eleganza”, un titolo creato apposta per lei.
Inoltre, posò per fotoromanzi e partecipò a diverse pellicole cinematografiche come comparsa o in ruoli marginali, che a poco a poco le portarono visibilità. In un solo anno furono una quindicina i film nei quali fu scritturata. Affiancò anche Corrado, allora divo della radio, nella conduzione di Rosso e nero. La svolta arrivò quando incontrò il produttore Carlo Ponti: lui la notò a un concorso di bellezza, dove lei era ospite, e il giorno dopo la ricevette nel suo studio per un colloquio, rimase subito colpito dalle sue potenzialità e le offrì un contratto di sette anni, trampolino di lancio del suo successo. Iniziò da quest’epoca a usare nomi d’arte: per un po’ si fece chiamare Sofia Lazzaro, poi, Sophia Loren, così da presentarsi in modo più “internazionale”.
Dopo un’intensa gavetta a base di illustri comparse al fianco di Alberto Sordi, Totò, la celebre interpretazione della pizzaiola in “L’oro di Napoli” e “Peccato che sia una canaglia” che gli consente di incontrare per la prima volta il suo partner per eccellenza Marcello Mastroianni.
Il 1955 è l’anno di pellicole come “La bella mugnaia” e “Il segno di Venere” diretto dal maestro Dino Risi, nel cui cast figurano Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Raf Vallone e Tina Pica.
Con Vittorio De Sica, Tina Pica e ancora diretti da Dino Risi, nel 1955, Sophia Loren sarà protagonista in “Pane, amore e…” film nel quale la fascinosa Sophia rimane celebre per il sensuale mambo ballato con Vittorio De Sica.
Il suo primo importante ruolo drammatico arriva per un film diretto da Mario Soldati e scritto tra gli altri da Pier Paolo Pasolini e Giorgio Bassani: “La donna del fiume.”
La celebre copertina su “Life” del 1955 segna l’inizio della sua carriera internazionale, grazie alla sua prorompente bellezza, che non ha mai rischiato di offuscarne l’aspetto artistico, e l’indubbia bravura come attrice sia leggera che drammatica.
Grazie ad un corpo mozzafiato, diviene quindi un’icona sexy degli anni 50, capace, però, di conciliare bellezza e talento nelle interpretazioni di personaggi che le hanno legittimamente conferito cospicui tributi e consensi, da parte del popolo e della critica.
Diretta da Vittorio De Sica in film come “La ciociara” – che le consegna l’Oscar alla migliore attrice – “Ieri, oggi, domani” e “Matrimonio all’italiana”, per il quale riceverà una seconda nomination all’Oscar, a partire dal 1956 recita anche in inglese in produzioni statunitensi di rilievo, affiancata dalle più grandi star di Hollywood sancendo definitivamente il suo soggiorno in pianta stabile tra gli Dei del cinema.
Durante la sua lunga carriera, ha vinto due Oscar, un Golden Globe, un Leone d’oro, la Coppa Volpi, una Palma d’oro a Cannes, un BAFTA, sei David di Donatello e due Nastri d’argento.
Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 portando, per la prima volta nella storia, insieme ad altre 7 celebri donne, la bandiera olimpica.
Il 20 ottobre 2007 riceve il Premio Campidoglio a Roma.
Il 21 maggio 2009 entra nel Guinness dei Primati come l’attrice italiana più premiata al mondo.
Oggi, a dispetto delle 80 candeline spente, quella fascia di Miss eleganza, inventata apposta per omaggiare la grazia di quel suo inconsueto e raro fascino, ne avvolge ancora le fulgide grazie e il suo mito sventola ancora tra quello delle icone più significative ed illustri del nostro cinema.
La Loren è una spilla di vanto che inorgoglisce Napoli, città della quale è indiscussa regina.