Il napoletano è una lingua ufficialmente riconosciuta dall’Unesco, pertanto, anche la tecnologia moderna ha dovuto prenderne atto ed adeguarsi, per non svilire la fama dell’”essere sempre al passo con i tempi” faticosamente costruita nel corso di decenni.
Tra le peculiarità imminenti che, in tal senso, ci riserva il futuro, OS X 10.10, il supporto di serie a varie lingue per sistema e applicazioni, includerà, il napoletano e il siciliano.
Dalle Preferenze di Sistema, scegliendo “Lingua e Zona” è possibile impostare la lingua di default da utilizzare nei menu, nelle finestre di dialogo, oltre a impostare il formato di data, ora e valuta in base al paese e alla lingua selezionata. OS X permette di scegliere la lingua da usare per default nel sistema operativo e nelle applicazioni (per esempio, nei menu e nei messaggi) e sui siti web (se disponibile tra le lingua supportate). Se un’applicazione supporta la lingua principale, viene utilizzata tale lingua. In caso contrario, vengono utilizzate le altre lingue, nell’ordine indicato nelle preferenze. Se OS X o un’applicazione supporta la lingua principale, i menu e i messaggi vengono mostrati in tale lingua. In caso contrario, viene utilizzata la seconda lingua dell’elenco, e così via.
Anche se Mac è impostato per visualizzare la lingua del paese nel quale è stato acquistato, è possibile scegliere una lingua diversa da utilizzare. Per esempio, se abbiamo acquistato un Mac negli Stati Uniti, ma lavoriamo principalmente in francese, possiamo impostare il sistema in modo che utilizzi il francese.
OS X da tempo supporta di serie varie lingue permettendo di scegliere tra decine e decine d’idiomi diversi: inglese, francese, tedesco, spagnolo, coreano e molti altri. Tra le novità del futuro OS X 10.10 Yosemite spuntano anche il siciliano e il napoletano.
Il siciliano e il napoletano sono in effetti lingue riconosciute dall’Unesco, organizzazione che tutela questi e altri idiomi.
Non è da escludere in futuro il supporto alla lingua friulana, sarda e altre ancora.
Per il momento, immaginare di leggere in napoletano quello che, da sempre, siamo abituati a visionare in italiano, desta stupore, ma, soprattutto, non può che strappare un convinto ed orgoglioso sorriso.