Una sola notte, l’ultima notte, separa il Napoli dal tanto atteso verdetto: o dentro o fuori.
Tutto in una notte durante la notte che verrà, portatrice di emozioni certe e sentenze ancor più inattaccabili.
Tutto uguale, eppur radicalmente diverso, rispetto alla “notte prima” vissuta la settimana scorsa.
90 minuti in meno da giocare e dei quali disporre per conseguire l’obiettivo, un risultato di parità apparente, ma dal valore radicalmente diverso ed assai più incerto rispetto all’anonimo 0-0, la maturata “conoscenza sul campo” degli avversari che, nel corso del match del San Paolo, hanno fornito a più riprese un quadro nitido del potenziale che cercheranno di esprimere al meglio tra le mura amiche, ma anche la consapevolezza dei propri mezzi, altresì emersa nella ripresa e che ha trovato nel capolavoro balistico siglato da Gonzalo Higuaín la sua massima e più eloquente espressione.
Loro sanno chi è il Napoli, seppure lo abbiano carpito a sprazzi, nelle medesime fasi di gioco nell’ambito delle quali anche lo stesso Napoli ha saputo ritrovarsi ed acquisire la necessaria ed imprescindibile consapevolezza nei propri mezzi.
Il tassello che manca per ultimare il quadro nel quale verrà racchiuso il nome della squadra che conquisterà un posto in Champions è insito nella “cornice San Mames”. Un pubblico caldo e passionale come pochi, capace di tramutare l’impossibile in possibile, grazie alla sua grintosa spinta. Ed è questo che legittima a credere che “tutto è possibile”.
Pertanto, Napoli attende la notte che verrà masticando afosa e tesa impazienza.
Esattamente come avveniva una settimana fa.
Ma con il bagaglio appesantito dall’esperienza maturata durante la notte del San Paolo, un sasso indefinito che attende la notte che verrà per conoscere quello che il futuro gli riserva: si trasformerà in diamante o si rivelerà destinato ad essere gettato in mare, il più lontano possibile dalla riva?
Ma stanotte, all’interno di quel sasso è sigillato un nuovo, prezioso e speranzoso insegnamento: quello che permette ai cuori azzurri di rilevare una nuova ed iridescente stellina quel mantello di velluto che amorevolmente abbraccia Napoli.
In bocca al lupo, Napoli.