Le società di calcio sono diventate ormai delle aziende a tutti gli effetti; così oltre a badare alle prestazioni sportive sono impegnate anche ad implementare strategie di marketing per vendere al meglio il loro brand. Tra i club più attivi da questo punto di vista c’è di certo quello di De Laurentiis che in coppia col suo fido scudiero Formisano propinano ai tifosi le idee promozionali più impensabili per vendere il marchio “Napoli” in tutto il Mondo. Andiamo allora a vedere quali sono le loro ultime geniali trovate.
Cominciamo col dire che una delle problematiche che attanagliano gli stadi italiani nell’epoca moderna è rappresentata da una dilagante contestazione che parte dai tifosi e si traduce sistematicamente in fischi dagli spalti nei confronti della squadra e della dirigenza. Da qui nasce l’originale idea di De Laurentiis che ha intenzione di ingaggiare per lo stadio San Paolo il famoso supereroe che fa applaudire i tifosi: Bat man…
Anche se occorre ammettere che effettivamente spesso i fischi che sono piovuti dalle gradinate di Fuorigrotta per alcuni calciatori in campo erano più che meritati viste le loro non esaltanti prestazioni. Diciamocela tutta, per alcuni giocatori in certe partite ci volevano proprio i paccheri… che da quest’anno verranno offerti gentilmente dallo sponsor Garofalo.
Intanto come di consuetudine per ogni inizio di stagione è stata lanciata la nuova campagna abbonamenti. A riguardo Formisano ha tenuto a precisare: “Il nostro target di riferimento oltre agli uomini sono le donne brutte. E’ inutile prenderci in giro, vi assicuro che le donne che fanno l’abbonamento allo stadio sono tutte brutte e chi dice il contrario dice il falso. Difatti è per definizione che se allo stadio dico ‘a bbona, mento’”
Il progetto di rivalutazione commerciale del club, inoltre, non può prescindere dalla costruzione di un nuovo stadio. Ebbene la notizia è che il Napoli vorrebbe edificare per la prima volta uno stadio in mezzo al mare. In particolare per una questione di opportunità di gioco a suo favore ha pensato di costruire il campo tra Messina e Reggio Calabria in quanto tutti dicono che il Napoli è bravo a giocare nello Stretto.
Nel frattempo, da pochi giorni è stato annunciato dalla società un nuovo partner commerciale: la Apple, che per l’occasione ha presentato a Napoli il suo nuovo iphone che a detta dell’azienda è uno smartphone da oscar. Tant’è vero che l’ha chiamato “Oscar…iphone”. Il nuovo cellulare è piaciuto tantissimo soprattutto alle mamme che lo hanno definito come il più bello degli smartphone mai esistiti. D’altronde si sa che ogni Oscar iphone è bello a mamma soja.
Altro sponsor che è entrato da poco in casa Napoli è l’azienda di aspira-polveri Folletto. Soddisfazione da parte del direttore marketing della società azzurra che dopo esser riuscito ad assoldare il prestigioso sponsor ha dichiarato: “Sono molto contento. La Folletto è da sempre una grande aspirazione…”
Ma la nuova quota di mercato da catturare nella vendita del brand “Napoli” si orienta adesso anche verso il target dei più giovani, con particolare interesse per i bambini appena nati. Difatti a breve il club partenopeo proporrà una nuovissima televisione dedicata ai tifosi neonati, sarà infatti una tv a plasmon.
Infine le indiscrezioni su un futuro prossimo dicono che tra la pletora di sponsor del Napoli potrebbe entrare anche la nota azienda Segafredo che come si deduce dal nome si occupa di autoerotismo invernale a basse temperature. Insomma un caffè freddo che per i tifosi potrebbe diventare un vero piacere…
In conclusione bisogna ammettere che l’alba di nuova epoca calcistica comincia a splendere sull’erba in alta definizione degli stadi virtuali, dove ormai il gol è stato sostituito dal pil, la rete è diventata un network di aziende e non più la palla in fondo al sacco, il mercato non è più la compravendita di calciatori ma la commercializzazione del proprio merchandising e l’obiettivo stagionale non è più arrivare primi in campionato ma vincere lo scudetto del fairplay finanziario.
E così per i nostalgici delle partite di un tempo non resta che accettare il fatto che nel calcio i tempi sono due. Ed in caso di parità (di bilancio) ci sono pure i tempi supplementari.
Diodato De Martino