È, senza dubbio, il fenomeno virale del momento: la Ice Bucket Challenge, ovvero la ”sfida del secchio d’acqua ghiacciata”, una gara di beneficenza per la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che sta raccogliendo cifre da a dir poco cospicue.
La ALS, l’associazione americana che l’ha promossa, comunica oggi di aver raccolto 31 milioni e mezzo di dollari in donazioni. Una cifra record considerando che lo scorso anno nello stesso periodo (29 luglio-20 agosto) erano stati raccolti 1,9 milioni di dollari.
I fondi, spiega l’associazione sul suo sito, sono destinati all’assistenza dei pazienti di Sla e delle loro famiglie. Il “gioco”, che punta anche a sensibilizzare l’opinione pubblica, è semplice: chi viene sfidato ha 24 ore di tempo per rovesciarsi addosso un secchio di acqua gelata, altrimenti deve fare una donazione all’associazione.
O può fare entrambe le cose.
Chi supera la prova conquista il diritto di sfidare altre persone.
La condivisione sui social network è l’altro aspetto dilagante che ha assunto questo fenomeno.
Solo su Facebook oltre 28 milioni di persone hanno partecipato alla conversazione sull’Ice Bucket Challenge e sono stati condivisi oltre 24 milioni di video delle “secchiate”.
Negli Stati Uniti, Paese da cui è partita la sfida, si sono cimentati i big del mondo della tecnologia, come Mark Zuckerberg, Bill Gates, Tim Cook, ma anche star internazionali, da Lady Gaga a Oprah Winfrey. In Italia hanno partecipato da Mario Balotelli a Roberto Bolle, passando per Fiorello che (dopo un deputato dei 5 Stelle) ha invitato a partecipare il premier Matteo Renzi.
All’ombra del Vesuvio, non pochi calciatori azzurri hanno aderito all’iniziativa, da Zuniga a Gonzalo Higuaín e perfino gli esilaranti “The Jackal” si sono messi in gioco per sposare questa nobile causa.