Il Cilento non è mai troppo stanco o vecchio o saturo di disagi e persone da non poter concedere una nuova iridescente estate, con i giochi di emozioni, colori e sapori di cui solo questo luogo è capace.
Il Cilento è un paradiso terrestre nel quale è sempre possibile ritagliare una fetta di invalicabile intimità: gli scogli, le colline, le spiagge, le strade, orfane di auto e pregne di colori, sorrisi e profumi e poi c’è il mare, al cospetto della cui austera grandezza, i pensieri, i problemi, tutti i pensieri e tutti i problemi, diventano blandi ed effimeri, come se la magnificenza e la prodigiosa maestria, insite nella sua forza, siano capaci di spazzarli via, tutti, sempre, per fare posto ad una totalizzante pace interiore, difficilmente perseguibile in un altro posto, con la stessa disarmante e perfetta completezza.
Il Cilento è una terra in cui tutto ciò di cui c’è bisogno e di cui si necessita per essere felici è lì, in quella minuta, ma infinitamente ricca porzione di mondo, apparecchiato su sconfinate coste adorante da gemme dai colori irriproducibile, fuse con il bianco iridescente delle onde.
In Cilento afferrare la serenità della quale, tutti, sempre, siamo, perennemente, alla ricerca è tutt’altro che un miraggio, bensì un traguardo perseguibile senza alcuno sforzo.
Il Cilento è una terra che vive noncurante delle ore che passano, con l’orologio slacciato dal polso e riposto in un cassetto in cui a fargli compagnia ci sono “le cose superflue”, quelle di cui non è necessario ornarsi per imprimere regole, forma, spazio, senso e dimensione alle giornate.
Il Cilento è capace di addentrarsi con estrema disinvoltura, in quegli intimi ed invalicabili meandri, siti tra cuore ed anima, quelli che tendenzialmente si riservano agli affetti più veri e più cari, per incollarsi nelle pieghe più segrete e ritagliarsi un posto inamovibile nel cuore, condannandoti ad amare eternamente quella terra e patirne la nostalgia, quando te la lasci alle spalle.
In Cilento l’estate non è una stagione, ma uno stato d’animo, un sentimento, un’emozione.
Eppure, di recente, sulla fascinosa tela che raccoglie quei calibrati e mirabili tasselli di colori, sapori, odori, profumi, emozioni sono state inferte talune disdicevoli pennellate, in netta e marcata distonia con il tema espresso dall’opera d’arte nella sua completezza: i Cilentani non vogliono i napoletani in vacanza nelle loro splendide terre… Ma siamo proprio sicuri che questo “caso mediatico” trovi effettivo riscontro nella realtà?