3 agosto. È la notte di Polla.
Per chi non fosse un accanito follower della geografia, Polla è un riservato e sommesso paese, addentrato nel cuore della Campania, sito in provincia di Salerno, sulla carta, mentre, nella vita reale, assai più prossimo alla Basilicata che alle caotiche dinamiche che demarcano e contraddistinguono la quotidianità nella parte più popolata e popolosa della nostra regione.
Eppure, Polla non è mai stata tanto vicina a Napoli come ieri sera.
Grazie alle euforiche e cosmopolite melodie di Jovine, giunto nell’armonica quiete di quei minuziosamente perfetti e verdi scenari, per dare luogo all’ennesima tappa del suo tour estivo, per “contrabbandare sole e ammore” nell’ennesima fetta di terra che gli tende le braccia ed urla a gran voce la sua compulsiva ed irrefrenabile voglia di musica.
Come il lampo che abbaglia con la sua iridescente ed irriproducibile luce il grigiore che lo circonda, come il tuono che lo segue, capace di rompere gli indugi del silenzio che contamina il cielo con la sua prodigiosa voce; come il sole al tramonto, quando fa l’amore con le sinuose curve delle montagne e le fulgide grazie delle coste per imprimere varie e variegate pennellate di magici colori su una tela di frammiste emozioni; come il vento che accarezza viso, pensieri ed anima, come solo il più amorevole dei fazzoletti è in grado di fare, allorquando l’aria si fa un po’ troppo appiccicosa; come la voglia di vivere che ti scorre nelle vene, quando ascolti una canzone che, semplicemente, ti fa stare bene: queste le emozioni consegnate a Polla dalla musica di Jovine, condite da quell’inconfondibile Reggae-style e rese squisite da quel sopraffino modo di tramutare ritmi, parole e note in festa.
La bellezza insita nell’essenza delle piccole cose: la natura, l’estate, la musica.
Questo è quanto incastonato nel tassello cesellato ieri sera a Polla, da Polla e che va ad implementare quel variopinto mosaico d’emozioni che continua a conferire note di genuina ricchezza a questo tour estivo di Jovine.