“La memoria è il diario che ognuno di noi porta sempre con sé“. Un diario talvolta stropicciato, macchiato, pregno di esperienze che lasciano un segno lieve o un terribile solco nell’anima. Certo, proprio come in quel maledetto 3 maggio 2014 dove una mano infame decise di esplodere quei proiettili che strapparono tragicamente alla vita Ciro Esposito.
La città di Napoli (e non solo) si è stretta attorno alla famiglia del giovane sin dai primi e drammatici istanti, migliaia furono le persone che parteciparono ai funerali a Scampia, una fiumana di gente che fece sentire la propria vicinanza ad Antonella Leardi (madre di Ciro n.d.r.) e a tutta la famiglia Esposito. Intervenne personalmente anche il presidente della SSCN Aurelio De Laurentiis con alcuni calciatori della squadra, un sostegno che il club non ha offerto come pura formalità “istituzionale” ma come autentico abbraccio d’amore a un figlio che avrebbe voluto soltanto festeggiare un agognato trofeo.
Ecco perchè il match amichevole che il Napoli disputerà sabato sera contro i greci del Paok Salonicco sarà giocato in sua memoria. Quella di Ciro. “Ricorderemo Ciro Esposito – spiega De Laurentiis ai microfoni di radio Kiss Kiss – La partita avrà un significato molto importante. L’intero incasso sarà devoluto a favore del progetto ‘Fratellanza italiana calcio in nome di Ciro Esposito‘ per creare azioni a supporto dell’edilizia scolastica finalizzata alla creazione di strutture sportive di Scampia oppure a migliorare quelle esistenti. Spiegherò tutto prima della partita assieme ad Antonella Leardi, la mamma di Ciro. Non dimenticheremo mai quanto accaduto all’Olimpico“.
Durante la stagione calcistica 2014/2015 mister Benitez e i giocatori del club azzurro faranno visita ad alcuni istituti scolastici di Secondigliano per sensibilizzare i giovani al rispetto della cultura sportiva e strutturare un percorso didattico ed educativo che faccia comprendere come la violenza e il razzismo nulla c’entrino con lo sport.
Appuntamento a domani sera, ore 20:45, allo stadio San Paolo. Per non dimenticare, per non permettere all’oblio, al cinismo e alla malainformazione di offuscare il ricordo.