“Ogni anno un allenatore impara qualcosa. Significa che abbiamo fatto esperienza, conosciamo meglio la piazza e sappiamo meglio come agire. Avere la possibilità di approfondire meglio l’ambiente è fondamentale.”
Con queste parole Rafa Benitez ha aperto la conferenza stampa tenutasi stamattina a Dimaro, sede del ritiro degli azzurri.
“Il nostro obiettivo è essere competitivi. Vogliamo giocare un buon calcio e trovare più equilibrio. Stiamo lavorando per far crescere il Napoli. Non bisogna crescere solo facendo nuovi acquisti. La cosa che mi interessa di più è recuperare i calciatori che non abbiamo potuto avere al meglio lo scorso anno come Zuniga.”
Hamsik: “Oggi vi do una notizia: potremmo cambiare modulo. Ma questo aspetto è relativo. Hamsik può giocare in vari modi. L’importante è che acquisisca fiducia e torni a giocare come sa. Marek deve fare un passo avanti. Può diventare il leader di questa squadra. Abbiamo due o tre calciatori che possono assumersi questa responsabilità.”
Michu: “Può fare sia la prima che la seconda punta. Ma la sua dote migliore è quella dell’inserimento. Fare previsioni sui gol non è facile. Ma sono sicuro sappia adattarsi al calcio italiano e fare gol anche qui. Il Napoli sul gioco aereo non era fortissimo, con lui lo sarà. La squadra dell’anno scorso non era molto forte di testa e l’esiguo numero di gol scaturiti da palle inattive lo conferma. Con l’arrivo di Michu e Koulobaly miglioreremo anche sotto quest’aspetto.”
I nazionali: “Ammetto non sia semplice gestire questa situazione, ma molto dipende dalla disponibilità dei calciatori. Insigne, ad esempio, si è messo a disposizione del gruppo prima del previsto.”
Higuain e Callejon: “Non li vogliamo vendere. Sono convinto possano ancora migliorare ed ho già detto al Presidente che non voglio partano. Ai tifosi dico che vogliamo crescere e non abbiamo paura di lottare per il vertice. Non so cosa accadrà l’anno prossimo, ma garantisco la squadra sarà competitiva. Dopo il campo darà le risposte.”
La preparazione: “Potrebbe cambiare l’intensità della preparazione, in vista dei preliminari di Champions. Ma abbiamo ancora un mese e sicuramente faremo bene.”
Centrocampo: “Cerco un centrocampista che deve essere più difensivo e l’altro più offensivo. Cerchiamo qualcuno che possa aiutare quelli che abbiamo. Potrebbe essere uno più difensivo o più offensivo, l’importante è che conosca il calcio.”
I portieri: “Siamo all’inizio dell’estate, alla fine del mercato manca tanto. Rafael è un ottimo portiere, Andujar anche, non ne prenderemo altri.”
Vargas: “Ho parlato con il procuratore di Vargas e gli ho spiegato la situazione. Vargas è un buon giocatore, se arrivasse un’ottima offerta, potrebbe partire, altrimenti ci lavoreremo su e resterà qui.”
Zapata: “Duvan sta lavorando bene, è un giovane che deve crescere. Avere un reparto così completo sarà un vantaggio per noi.”
Mercato: “Competitivi lo siamo già. Dobbiamo acquistare per migliorare la rosa, non tanto la squadra. Dobbiamo intervenire con attenzione. Con Maggio e Mesto a destra, ma soprattutto con Zuniga che può giocare sia a destra che a sinistra, sia basso che alto, sono tranquillo. Non è facile trovare calciatori migliori. Altri spagnoli li porterei volentieri. In Spagna si gioca un calcio di livello assoluto. Non dimentichiamo che adattarsi a Napoli è più semplice per uno spagnolo che, ad esempio, per un tedesco. Gli spagnoli arrivati qui lo scorso anno si sono inseriti benissimo ed in tempi rapidissimi. L’ideale sarebbe stato trovare sul mercato 10 napoletani di livello assoluto. Io chiederei al Presidente di comprare sempre un giocatore di qualità. Se lo trovassimo, chiederei al Presidente di spendere. Mertens e Callejon erano arrivati qui nello scetticismo gernerale. Adesso sono calciatori importanti. Adesso tutti parlano di Mascherano, noi sapevamo benissimo potesse essere un grande acquisto per il Napoli, ma io sapevo benissimo fosse difficilissimo prenderlo. Se il Barcellona lo avesse lasciato andare, avrei chiesto al Presidente di prenderlo. Non è una questione di prezzo, ma di disponibilità del calciatore di giungere a Napoli.”
Juventus: “A me interessa concentrarmi sulla mia squadra. Il resto importa poco, anche perché Allegri è comunque un grande allenatore. La Juventus era la più forte e resta la squadra da battere. Vediamo che succede, il livello degli avversari resta forte.”