Un buon libro è capace di rivelarsi un intrattenimento più gradevole e saggio rispetto a taluni fantocci di muscoli, chiacchiere ed ossa.
Non è un luogo comune, ma la più semplice e genuina delle sorprese nelle quali immergere ritagli di una quotidianità sempre più frenetica e tecnologica.
Leggere un buon libro, assistere ad un’opera teatrale, passeggiare per i musei e i luoghi d’arte rappresentano il più parsimonioso e stimolante viaggio low-cost da concedersi per refrigerare e rigenerare mente, corpo e spirito, lasciandosi avvolgere da quelle suggestioni che spontaneamente s’innescano, allorquando dal tubo di scappamento della fantasia gronda quella innata, ingenua e fiabesca facoltà di sognare ad occhi aperti, disegnando, così, scenari, luoghi, pensieri, azioni, capaci di legare le ali, ai piedi e ai neuroni.
Ripristinare un legame con il passato, con quel passato, apparentemente così lontano da noi, in realtà, rappresenta il modo più longevo e conservativo per giungere a comprendere chi siamo e verso quale direzione ci dirigiamo, così come, la lettura ci consegna perle con le quali imbastire gioielli preziosi da custodire gelosamente all’interno del nostro bagaglio culturale, analogamente, sedersi comodamente in poltrona per lasciarsi assorbire dalla magia di un sipario che avvolge un palcoscenico, avulso dal “nostro” tempo e dalle qualunquistiche, chiassose e complesse dinamiche che scandiscono il ritmo delle nostre vite, sul quale prendono corpo, forma e voce storie, personaggi, suggestioni ed emozioni, sempre nuove e diverse, costituisce uno dei tasselli più semplici da reperire, ma altresì eccelsi, con i quali implementare il valore dei nostri giorni.
Tutto ciò non può e non deve invecchiare né passare di moda…