Un intervento congiunto della Polizia Municipale e della Polizia di Stato ha sventato il piano criminale che una baby gang formata da 19 minori aveva architettato servendosi di una chat di gruppo su WhatsApp che i membri utilizzavano per darsi appuntamento e scambiarsi notizie.
Si erano dati appuntamento alla stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano con l’intento di compiere atti criminali nel vicino comune di Sant’Anastasia, tra le intenzioni e le azioni, stavolta, si sono anteposte le forze dell’ordine.
Due coltelli a serramanico, due tirapugni, manganelli, una spranga, una mazza da baseball, una fiocina modificata a cinque punte: questo il materiale sequestrato ai membri della banda.
Dagli interrogatori è emerso che utilizzavano un gruppo WhatsApp per organizzare i raid armati: qui concordavano i luoghi di incontro, i territori, i coetanei da prendere di mira e le armi da utilizzare. Dei passanti, nei pressi della stazione Circumesuviana, hanno notato un folto gruppo di giovani, alcuni con il volto coperto da passamontagna, che si intratteneva con atteggiamenti sospetti, brandendo armi e hanno allertato immediatamente la Polizia Municipale.
Due pattuglie di agenti, giunte sul posto, sono riuscite a bloccare i diciannove componenti della banda, che secondo quanto si è appreso avrebbero tra i 14 e i 16 anni. Successivamente, nella sede della Polizia Municipale, i ragazzini avrebbero rivelato che il loro intento era compiere un raid criminale contro una banda di giovani, residenti a Sant’Anastasia, comune che avrebbero raggiunto con un treno della Circumvesuviana, per questo motivo si erano dati appuntamento all’esterno della stazione.
I minorenni sono tutti residenti a Napoli, tra i quartieri Barra e Ponticelli, e soltanto uno è di San Giorgio a Cremano. A seguito di perquisizioni domiciliari, in casa di uno dei componenti della banda sono state ritrovate due pistole semiautomatiche, tre coltelli e uno sfollagente.