Nel corso della giornata odierna, a tenere banco, nei dibattiti reali e virtuali, è la vicenda del suicidio di Tiziana Cantone, la 31enne che si è tolta la vita con un foulard, dopo che lo scorso anno, i suoi amici hanno diffuso in rete alcuni video hard che la ritraevano.
Nelle ultime ore, sono trapelate alcune indiscrezioni relativi agli ultimi giorni di vita della giovane.
A fornirli è stata la madre, che nel corso di un’intervista rilasciata a Il Mattino, ha raccontato che poco meno di una settimana fa, a Tiziana sarebbe stata notificata una spesa giudiziaria di quattromila euro. In pratica, dopo aver ottenuto il diritto all’oscuramento di quei video, finiti ovunque sulla rete, la Cantone sarebbe stata condannata a pagare 4mila euro di spese giudiziarie, perché giudicata agli atti consenziente.
Una notizia che nei giorni seguenti l’avrebbe gettata in un forte stato di agitazione e stress, che a suo modo potrebbe aver contribuito nello spingere Tiziana a compiere il gesto estremo.
La madre della ragazza ha anche spiegato che l’ex-fidanzato della Cantone le avrebbe fornito non poco sostegno durante il processo, nel quale sono stati anche ascoltati i primi destinatari del video in qualità di persone informate sui fatti. La decisione del giudice, nello specifico, è stata depositata lo scorso 8 agosto.
Il giudice Monica Marrazzo aveva accolto parzialmente le richieste stabilendo che per alcuni motori di ricerca e altri siti, che avevano già provveduto alla rimozione delle immagini e dei commenti, l’azione era da respingere.
La domanda, invece, era stata accolta nei confronti di Facebook e di altri soggetti ai quali veniva imposta l’immediata rimozione di ogni post o pubblicazione con commenti e apprezzamenti riferiti alla donna. Per quanto riguarda, poi, le spese il giudice aveva condannato Facebook ed altri tre soggetti al pagamento di 320 euro ciascuno per esborsi e 3645 euro per compensi professionali. La Cantone era stata condannata al rimborso nei confronti di Citynews, Youtube, Yahoo, Google e Appideas di 3645 euro, per ciascuno, per le spese legali oltre al rimborso delle spese generali nella misura del 15%.