Naf-Mc è uno street artist che sta contribuendo a ringalluzzire di sfumature e colori alquanto originali la città di Napoli, attraverso una sorta di tacito progetto artistico-culturale, finalizzato a rilanciare la tradizione partenopea, rileggendola in chiave moderna, proprio attraverso la realizzazione di quelli che appaiono come degli autentici dipinti urbani, piuttosto che dei banali e già ampiamente proposti e riproposti murales.
Come nel caso dell’opera realizzata a Materdei, in Largo Gaspare Colorito: “È una delle tante realizzazioni incluse tra una serie di lavori che sto facendo su Napoli e a Napoli. – spiega Naf- Mc – Mi sono ispirato a cartoline e litografie d’epoca. Quello che voglio far trasparire è un po’ l’anima di Napoli, sempre in bilico tra tradizione e modernità. In questo murales ho rappresentato tre scugnizzi che mangiano maccheroni (i mangiamaccheroni) un’immagine molto usata e stereotipata nelle cartoline e rappresentazioni della Napoli popolare.
A questi scugnizzi ho aggiunto dei particolari che rimandano alla Napoli popolare di oggi che un po’ a stento tenta di avviarsi verso la modernità: un paio di occhiali da sole, un taglio di capelli alla moda, un tatuaggio o un cappellino stile hip-hop.
Il concetto è che Napoli, in un periodo storico in cui predomina la globalizzazione deve fare sempre i conti con il suo passato, le sue tradizioni e la sua storia. L’idea nasce un po’ dal mio amore per la città. Una città che o ami o odi (come è riportato nel tatuaggio dello scugnizzo, love&hate) e poi Napoli è una città effervescente, è una grande fonte di ispirazione.”
Come spiegheresti la Street Art ad uno scugnizzo?
“Beh, gli direi che la street art è libertà di pensiero, è un’arte semplice che viene dal basso, dalla strada. E lui, venendo dalla strada, capirà.”
Qual è il contributo artistico che ti riproponi di aggiungere alla città di Napoli attraverso le tue opere?
“Napoli è una città ricca di gioielli dell’arte. Napoli è una città che mi ha dato tanto e in un certo senso con le mie opere è come se ricambiassi tutto quello che ho avuto da lei. Il mio è come un dono da devoto della città.”